Cammino delle Apparizioni. Cento chilometri sulle tracce di Maria

Cento chilometri, cinque tappe, tre diocesi e altrettanti santuari mariani, fulcro della devozione alla Vergine fra Vicentino e Trentino. Sono solo alcuni dei numeri del “Cammino delle Apparizioni”.

Cammino delle Apparizioni. Cento chilometri sulle tracce di Maria

Cento chilometri, cinque tappe, tre diocesi e altrettanti santuari mariani, fulcro della devozione alla Vergine fra Vicentino e Trentino. Sono solo alcuni dei numeri del “Cammino delle Apparizioni”, presentato ufficialmente alcune settimane fa a Thiene e voluto dall’associazione Cammino passo dopo passo in collaborazione con il Lions club Thiene Host e il patrocinio di numerose amministrazioni comunali.

«L’idea di questo cammino mi è venuta nel 2010, al ritorno da Santiago de Compostela – spiega il presidente dell’associazione, nonché sindaco di San Pietro Valdastico, Claudio Guglielmi – Sapevo che in Italia c’erano percorsi importanti come la via Francigena, il cammino di san Benedetto e quello di san Francesco, tutti in fase di riscoperta, ma mi sono convinto che anche le nostre zone potevano prestarsi benissimo per un’esperienza di fede e di turismo di questo genere».

Dopo anni di confronti, progetti e scambi di idee, è dunque nato un cammino che unisce il santuario di Monte Berico – dove Maria, dopo essere apparsa alla giovane Maria Pasini, bloccò il flagello della peste nel 1428 – a quello trentino di Pinè, meta di pellegrinaggio da tutto l’Alto vicentino, dove sta per essere completato il progetto di ricostruzione dell’antico ospizio.

Nel tragitto si tocca il Santuario dell’Olmo, a Thiene, dove la vergine apparve tre volte a tre pastorelle nel 1530 e dove il 31 maggio, a chiusura del mese mariano, è stata inaugurata una delle cinque steli in marmo di Asiago e pietra di Vicenza, realizzate dallo scultore Romeo Marinello di Caldogno, che scandiscono le altrettante tappe del cammino.

«Il percorso riprende l’itinerario storico dei pellegrini medievali – sottolinea Nazzareno Leonardi, architetto ed esperto di storia locale – Si raggiungono piccole chiese assai interessanti, come quella longobarda di San Giorgio a Velo d’Astico o quella di Sant’Agata a Cogollo. Ma soprattutto si passa da Brancafora, dove il vescovo di Padova Sibicone fece costruire un ospizio per i pellegrini che provenivano da Nord, passando per Levico. Un ospizio si trovava anche a San Pietro e poi l’ospizio di Santa Maria Maddalena sorto a Thiene».

Se la cartellonistica è in fase di realizzazione, dalla fine di maggio è disponibile nei principali store per tablet e smartphone un’applicazione in grado di guidare i pellegrini alla scoperta delle maggiori attrattive presenti lungo il cammino. Nel sito associazionecamminopassodopopasso.it sono presenti tutte le informazioni, comprese le mappe di ogni tappa e le tracce Gps scaricabili. Tutti i pellegrini che richiederanno la credenziale riceveranno anche un elenco di strutture ricettive che praticano una speciale scontistica a chi percorre il cammino.

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