Caritas. I centri di ascolto hanno vissuto mesi intensi. Hanno ricevuto richieste anche da persone mai incontrate prima

I volontari desiderano tornare presto a incontrare le persone. Intanto...

Caritas. I centri di ascolto hanno vissuto mesi intensi. Hanno ricevuto richieste anche da persone mai incontrate prima

Mesi intensi sul fronte della distribuzione, dell’ascolto e del sostegno da parte delle Caritas parrocchiali e dei centri d’ascolto vicariali in tutta la Diocesi di Padova. Dopo il capitolo dei buoni spesa, arrivati dallo Stato, dalla Coop e ora di recente da una banca per la città di Padova, ora si riapre la possibilità della distribuzione del vestiario, sospesa per cautela all’inizio dell’emergenza Coronavirus.

In questa “Fase 2”, destinata a essere lunghissima, iniziano a manifestarsi i primi segnali preoccupanti: «I centri d’ascolto vicariali – rivelano dalla Caritas di Padova – stanno iniziando a ricevere richieste di persone che non avevano mai incontrato prima». C’è chi ha perso il lavoro, chi si trova a vivere alcune emergenze in casa. Dai volontari delle Caritas sul territorio arrivano varie richieste: in primis momenti di formazione specifici per l’utilizzo degli strumenti informatici, ma anche per conoscere nel dettaglio la vasta gamma di aiuti e sovvenzioni compresa nelle diverse misure del Governo di questi mesi.

La speranza – specie nei centri d’ascolto vicariali – è di poter incontrare anche fisicamente le persone sentite solo a distanza negli ultimi tre mesi. A fare chiarezza il decreto recentemente pubblicato dalla Diocesi, che offre disposizioni precise anche per le attività caritative: in primis si raccomanda che i colloqui personali dei centri d’ascolto continuino preferibilmente per via telefonica, ma se è necessario che si svolgano in presenza questi devono avvenire all’esterno, oppure nei locali della parrocchia rispettando le “Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” pubblicate dalla Conferenza delle regioni. La consegna dei generi alimentari può avvenire a domicilio, oppure all’esterno della sede del centro di ascolto, evitando assembramenti. Altri dettagli sono disposizione sul sito www.caritaspadova.it. 

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