Caritas. #lacaritànonsiferma. Il bene è contagioso, mettiamolo in circolo

#lacaritànonsiferma. La campagna social di Caritas Padova racconta, da più di un mese, che la carità non si è mai fermata, neanche nei giorni più bui dell'emergenza. Il racconto di numerosi volontari. Le Caritas parrocchiali hanno saputo, in sinergie con le realtà del territorio, essere vicine alle persone in difficoltà. Questo momento ha messo in luce la vitalità, la forza e la creatività della carità

Caritas. #lacaritànonsiferma. Il bene è contagioso, mettiamolo in circolo

Da più di un mese i social media della Caritas diocesana di Padova (Facebook, Twitter e Instagram) raccontano ogni giorno come la carità non si sia fermata, neppure un momento, nei giorni più bui dell’emergenza Coronavirus. L’hashtag #lacaritànonsiferma, infatti, mette in fila le storie dei volontari che hanno superato le distanze con una telefonata, un gesto affettuoso, oppure riorganizzando le proprie attività in modo da raggiungere le tante persone in situazioni di necessità rispettando al contempo le norme di sicurezza.

Tanti i post, in formato video o riassunti da semplici immagini, che raccontano storie semplici nei diversi territori che compongono la diocesi di Padova. Storie diverse, ma che in fondo possono essere riassunte da alcuni tratti in comune. «Ascoltando o leggendo le testimonianze – racconta il direttore di Caritas Padova don Luca Facco – emerge come sia risultata fondamentale la collaborazione tra enti, parrocchie e amministrazioni locali. Tutto questo ha messo in luce la vitalità, la forza e la creatività di queste energie in un momento non facile, nel quale le Caritas parrocchiali sono state in grado di essere presenti e in relazione sia con i beneficiari che con il territorio».

Una campagna #lacaritànonsiferma ha come obiettivo mostrare la bellezza del bene fatto, bene che spesso viene nascosto, seppellito dalle cattive notizie che circolano nella nostra società. Ma il bene è contagioso: «Vedere come una parrocchia sia stata in grado di fare qualcosa “contagia” altre parrocchie, mostra che è possibile, incoraggia e dà fiducia. Il bene si trasmette anche così».

Seguendo i post di #lacaritànonsiferma si vedono tante foto di generi alimentari e borse della spesa, raccolte frutto della generosità dei parrocchiani; di progetti benefici e dell’utilizzo di buoni spesa, come quelli della Coop. Scatti di alimenti destinati alle famiglie provengono da Giarre, Saccolongo e Creola, Arsego, Monselice-Stanghella, Limena, Calcroci, Frapiero e tante altre ancora.

Ci sono poi i volti, spesso parzialmente celati dietro le mascherine, ma anche alcune storie rimaste senza firma, come quella della volontaria di Tencarola, stupita dalla generosità della sua stessa figlia che si è resa disponibile a portare a casa una signora straniera che aveva perso l’ultimo autobus per tornare dai suoi bambini. Ci sono le esperienze dei doposcuola, come quello di Madonna Pellegrina, dove le maestre «si sono prodigate con telefono in mano a tenere vivo l’interesse allo studio degli studenti seguiti durante l’anno». Nei video c’è anche la storia di chi è stato colpito dal Coronavirus, come Rosalina del Centro d’ascolto vicariale di Valstagna-Fonzaso e della mensa di Solagna, che da una struttura di Bassano del Grappa dove era ancora convalescente raccontava: «Da volontaria, mi sono ritrovata dall’altra parte della barricata, diventando fruitrice di grandi momenti di carità. Tanti messaggi mi hanno aperto il cuore, mi hanno fatto comprendere quanto sia importante l’altro per ciascuno di noi».

La campagna sta continuando anche nelle settimane della ripartenza/riapertura delle attività a contatto con il pubblico dei centri d’ascolto vicariali e delle Caritas parrocchiali. Volontari, preti e testimoni possono inviare il loro racconto attraverso un video (massimo due minuti, in formato orizzontale), oppure un breve testo corredato da una foto all’indirizzo segreteria@caritaspadova.it o via Whatsapp al numero 393-8528072 (indicando nome, cognome e parrocchia di provenienza).

È importante che ogni testimonianza – scritta o in video – sia sintetica. Per evitare frasi fatte o ripetizioni, è decisivo cominciare sempre da un fatto concreto, un aneddoto, un sentimento forte sperimentato in prima persona, limitando le espressioni più generiche. L’unico scopo è “contagiare” gli altri alla carità.

Campagna

Tutti i video e le foto della campagna social #lacaritànonsiferma sono a disposizione su Facebook (www.facebook.com/caritas.padova), su Twitter @CaritasPadova e Instagram @caritaspd. Per partecipare si può inviare un video o una foto con alcune righe di racconto a segreteria@caritaspadova.it o via Whatsapp al numero 393-8528072.

Giovani e carità: alcune proposte da "scaricare"

La Pastorale dei giovani, in collaborazione con Caritas, suore Elisabettine, Opsa, Casa Maran e Cucine Popolari ha elaborato il pieghevole “Fare servizio a Padova”. Si scarica sul sito caritaspadova.it e www.giovanipadova.it

Riapertura e avvio delle attività

Il decreto diocesano, firmato dal vescovo Claudio, su “Indicazioni e tempi per riapertura e riavvio delle attività”, per quanto riguarda le indicazioni attinenti ad attività caritative, è disponibile sul sito caritaspadova.it.

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