Cartura. Nel ricordo di Marco Sanavio, scomparso tragicamente

Cartura. Questa domenica viene intitolato a Marco Sanavio, tragicamente scomparso a 41 anni, il giardino dove si svolgono numerose attività parrocchiali

Cartura. Nel ricordo di Marco Sanavio, scomparso tragicamente

È una festa del Corpus Domini tutta particolare, quella di quest’anno, per la comunità di Cartura. Domenica 19, in
concomitanza con la celebrazione della messa all’aperto, nel luogo conosciuto come “delle fondamenta” della chiesa poi mai edificata, si svolge la cerimonia di intitolazione di questo spazio, con lo scoprimento di una targa, a Marco Sanavio. Questo luogo dove si svolgono le celebrazioni festive, nel periodo estivo, e le attività che coinvolgono bambini, ragazzi e gli adulti della parrocchia, diventerà d’ora in poi il “Giardino di Marco”: si tratta di Marco Sanavio, tragicamente scomparso il 9 aprile scorso, a seguito di incidente stradale, a soli 41 anni. «Per la parrocchia di Cartura, ricordare Marco significa andare al centro della vita comunitaria per quella presenza che lui ha avuto, proprio all’interno della realtà parrocchiale – spiega il parroco don Giuseppe Sinigaglia – Animatore, catechista, educatore: ecco gli aspetti che hanno arricchito la sua vita e la nostra comunità, con semplicità, desiderio di trovare nuovi linguaggi per un annuncio che dalla fede andava alla vita concreta dei ragazzi ai quali donava il suo entusiasmo e il suo esempio». Il parroco sottolinea anche che «la vita di una comunità cristiana si esprime in quella testimonianza di fede e di carità che si attua in un servizio verso i più piccoli, i più fragili e in definitiva in uno scambio di esperienze. Ricordiamo Marco e così diciamo grazie con lui a tutti coloro che con generosità, fede e spirito di sacrificio continuano a costruire le nostre comunità e a farle vivere nei vari aspetti essenziali di carità, liturgia, catechesi, educazione e animazione». Gli fa eco Stefano Bazza, vice presidente del consiglio pastorale parrocchiale: «Un esempio di vita cristiana vissuta, non soltanto in parrocchia, ma anche nel mondo della scuola dove ha insegnato, e in quello del servizio, come volontario della Croce Rossa». La parrocchia è stata una sua seconda casa e, per questo motivo, su iniziativa del consiglio pastorale parrocchiale, si è deciso di ”perpetuare” il ricordo di Marco con l’intitolazione degli spazi parrocchiali che lo hanno visto protagonista, negli anni, come animatore del grest e dei ragazzi e come catechista. «D’altra parte – conclude Bazza – le testimonianze di stima, di affetto e di riconoscenza che da più parti sono giunte alla famiglia e alla parrocchia, rappresentano “i frutti del bene” che lui ha seminato nella sua vita, seppur breve. E come avrebbe voluto lui, la mattinata di domenica 19 giugno si conclude con un momento di festa per tutti nel circolo Noi “Giovanni Paolo II”. Una grande famiglia unita nel ricordo di Marco Sanavio».

Alle esequie

Il giorno delle esequie, celebrate all’aperto proprio nel “giardino” che gli viene dedicato, erano presenti oltre mille persone: centinaia di volontari della Croce Rossa di Padova, dove Marco Sanavio svolgeva il suo servizio, ma anche tanti studenti con i genitori, giunti dalle scuole dei paesi dove insegnava matematica. Il rito è stato concelebrato dai due fratelli di Marco, padre Giovanni e padre Matteo, religiosi Rogazionisti.

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