Caselle de' Ruffi e Murelle. Le testimonianze degli animatori che hanno servito alle Cucine popolari

«Un'emozione indescrivibile». Clara, una degli educatori delle parrocchie di Caselle e Murelle che quest'estate si sono dedicati al servizio ai poveri alle Cucine economiche popolari, non trova ancora le parole per descrivere quanto ha provato assieme ai suoi compagni d'esperienza.

Caselle de' Ruffi e Murelle. Le testimonianze degli animatori che hanno servito alle Cucine popolari

«Provare a raccontare i giorni trascorsi alle cucine popolari di Padova vissuta dai nostri educatori quest’estate - commenta il parroco, don Mirco Zoccarato - come ogni esperienza che si rispetti, è un po’ riduttivo, così ho provato a chiedere direttamente a loro di raccontarsi attraverso qualche parola».

Filippo allora racconta che «è stato come provare qualcosa di nuovo dopo le solite esperienze, scoprire l'importanza delle piccole cose come il servizio o qualche battuta scambiata con gli ospiti».

Sarà ricorda lo sguardo intenso di queste persone «che ti guardano dritto negli occhi e che è come se ti dessero loro stesse senza maschere, con molta spontaneità». Elisa è tornata a casa con la consapevolezza che la realtà circostante è molto più complessa di quello che si pensa, occorre osservare attentamente «ascoltando così nuovi sentimenti, emozioni, pensieri completamente nuovi a me stessa». In Martina rimane indelebile la "fame" di aiutare gli altri, sorta stando accanto ai poveri e alle suore Elisabettine. Infine l'invito di Gilles: «Mi piacerebbe dire a tutti di provare, di andare a conoscere le cucine popolari... perchè ti aspetti che sia difficile, imbarazzante, poi invece gli ospiti ti ripagano di tutto. Ti fanno capire che per loro sei importante»

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