Centro parrocchiale Duomo. È al restauro la facciata del palazzo di via dei Tadi

Si tratta di un edificio di impianto gotico medievale, periodo cui risalgono le tre arcate del portico tutt’oggi visibili; in
continuità con i sopravvenuti interventi sull’antistante palazzo Frigimelica e le nuove esigenze di residenza signorile
sei-settecentesche, l’edificio venne modificato e il prospetto principale arricchito nella parte inferiore con giustapposizioni di gusto tardorinascimentale (ordine gigante di lesene, trabeazione modanata, pilastri, tutti rivestiti da cornice in pietra, e portale decorato) con elementi decorativi molto rovinati. Le forometrie superiori vennero ingentilite, ingrandite e dotate di balconi e timpani alle finestre. Il palazzo fu più tardi anche sopraelevato. L’edificio presentava differenti gradi di degrado nelle superfici esterne, intonaco ed elementi lapidei, patina, macchie, polverizzazioni, e soprattutto effetti dovuti all’azione di dilavamento delle acque meteoriche, nonché croste e sporco tenace nel sottoportico. L’intervento in atto si pone come un restauro conservativo diretto ad arrestare i fenomeni di degrado eliminandone, dove possibile, le cause e restituendo agli apparati architettonici l’originaria tonalità cromatica.