Chiama la missione. Partito il percorso per i giovani con un’esperienza di missione

Si sono incontrati per la prima volta domenica 25 ottobre i giovani del percorso “Chiama la missione”, pensato per i giovani rientrati da esperienze missionarie brevi come quelle di “Viaggiare per condividere”.

Chiama la missione. Partito il percorso per i giovani con un’esperienza di missione

«Questo percorso – spiega Sandra Zemignan del Centro Missionario Diocesano di Padova – è la risposta alla richiesta dei giovani di rileggere le proprie esperienze, cercando così di andare in profondità e di capire che tipo di continuità queste esperienze possano avere nella propria vita. Quando si rientra anche da una esperienza breve i giovani si portano a casa molte domande e così anche il desiderio di capire come diventare, essere e fare missione qui nella propria quotidianità, nel proprio territorio, nel proprio contesto ecclesiale». Alla proposta oggi prendono parte una ventina di giovani, ma l’esperienza è aperta a tutti.

Chiama la missione” è arrivata al secondo anno: «Se l’anno scorso avevamo fatto una lettura più “a caldo”, quest’anno i giovani, che ci hanno chiesto espressamente di continuare, hanno voluto prendere in mano i fondamenti della missione, come l’importanza del dialogo interreligioso e culturale, la preghiera e la contemplazione, la giustizia e pace, diciamo i pilastri di che cosa significa la missione, che è una missione integrale, è una missione che ci riguarda tutti, non solo chi parte e va all’estero. L’esperienza di “Chiama la missione” è anche la risposta a ciò che ci veniva chiesto dal documento finale del sinodo dei vescovi su “Giovani e la fede. Discernimento vocazionale”, che chiede di formare discepoli missionari, giovani autentici testimoni del Vangelo». Insomma, un accompagnamento che inviti sempre più giovani a diventare missionari nella loro quotidianità.

Domenica 25 ottobre l’incontro ha avuto come protagonisti Alessandro Brunone e Francesca Lo Verso, coppia di fidei donum rientrata dall’Ecuador. «Ci hanno raccontato come è nata la loro vocazione “Ad gentes” e che cosa significa essere per loro annunciatori, sia al momento della partenza che adesso nel rientro». Nell’incontro c’è stato spazio per il silenzio, la riflessione e la preghiera, nonché l’approfondimento del messaggio di papa Francesco per l’ottobre missionario. Il prossimo incontro, mercoledì 25 novembre alle 19.30 alle 22.30, avrà come titolo “Dalla parte dei poveri. Preferire gli ultimi, i vulnerabili, gli esclusi” e vedrà la testimonianza di suor Albina delle Cucine Popolari. 

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