Clero padovano. Il 16 febbraio la prima proposta di formazione permanente del nuovo anno. Occasioni di crescita

Clero padovano. Il 16 febbraio la prima proposta di formazione permanente del nuovo anno.  Due le giornate di approfondimento, sul fine vita e sul male. E dopo il ritiro di Quaresima, giovedì 9 marzo, un viaggio sulla tomba del vescovo Luigi Pellizzo, a Faedis (Udine)

Clero padovano. Il 16 febbraio la prima proposta di formazione permanente del nuovo anno. Occasioni di crescita

Anno particolare, dal punto di vista della formazione permanente, per il clero padovano. Si è aperto, infatti con il “ritorno” delle settimane residenziali, nell’autunno scorso: cinque appuntamenti, tra Pergine Valsugana, Cavallino e San Zeno di Montagna, che hanno raccolto – come evidenzia il vicario generale, don Giuliano Zatti, che guida l’equipe dell’Istituto San Luca – un buon consenso, certamente numerico, ma non solo.

«Dalle schede di valutazione è emerso gradimento per il clima generale fraterno, per la condivisione profonda in gruppi, per le domande personali che sono rimbalzate attraverso i vari momenti, per la cura della preghiera comune, per la presenza del vescovo Claudio e dei collaboratori. Da più parti è emerso il desiderio di altre esperienze con questo respiro».

Su questo sfondo – ricco e stimolante – si collocano le nuove proposte formative del 2023: la prima, giovedì 16 febbraio a Villa Immacolata, si intitola “Quattro passi nell’etica. Il fine vita. Ritorno alla coscienza”. «Da tanto la formazione permanente del clero padovano non toccava il tema dell’etica – spiega don Zatti – Con questo appuntamento compiamo un primo passo, poi ce ne saranno altri per fare il punto sulle principali questioni riguardanti la vita umana nella prospettiva dell’etica teologica. L’intenzione non è quella di sollevare dibattiti, quanto piuttosto offrire chiavi di lettura rispettose e utili».

Alla mattinata, moderata da don Mattia Francescon, interverranno don Renzo Pegoraro (cancelliere della Pontificia accademia della vita) e il dottor Paolo Forzan; al pomeriggio, invece, sarà presente don Antonio Autiero.

Altro tema “di peso” – il male – sarà al centro della giornata di studio, che lo guarderà in prospettiva culturale, teologica e pastorale. Giovedì 18 maggio, sempre a Villa Immacolata, interverranno don Andrea Toniolo (autore di un recente volume sull’argomento), don Alberto Cozzi (Milano) e padre Francesco Bamonte (Roma, Associazione internazionale esorcisti). Tra le due giornate di studio c’è il ritiro di Quaresima, giovedì 9 marzo all’Opsa, dal titolo “Questi è lo Spirito che dà vita”: «A Quaresima appena iniziata, e dentro il cammino sinodale, ci aiuta a “scavare” per starci dentro in pieno. Lo stile è quello delle settimane residenziali». E poi – giovedì 23 marzo – è previsto il viaggio a Faedis (provincia di Udine), a cui ha aderito un buon numero di presbiteri, alla tomba del vescovo Luigi Pellizzo, nel centenario dell’allontanamento da Padova (24 marzo 1923). «Il vescovo Claudio desidera onorare la memoria del vescovo Pellizzo, oggetto di una serie storiografia che ne ha messo in luce la personalità nel contesto del tempo». Nel viaggio sono coinvolte alcune delle realtà diocesane la cui storia si intreccia con il suo episcopato: La Difesa del popolo (nel 115° anno dalla fondazione), il collegio Barbarigo e la Casa del fanciullo.

Sabato 11 con “Noi: il bello deve ancora venire!”

“Noi: il bello deve ancora venire!” è il titolo dell’appuntamento, in programma sabato 11 dalle 16 alle 20, a cui Noi Padova invita – nel centro parrocchiale di Vigodarzere – i giovani dai 16 ai 22 anni. Interviene Johnny Dotti, pedagogista.

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