Codiverno, torna il presepe. Per la 25a edizione è stato scelto come tema il “tocco di Dio”

Da mesi la nostra quotidianità è caratterizzata dal distanziamento e dalle raccomandazioni, il toccarsi rappresenta un pericolo per la nostra salute, proprio per questo il presepe vivente di Codiverno riscopre il valore del “Tocco di Dio”: questo infatti il tema scelto per la 25a edizione. «Sono stati i giovani a proporlo – racconta don Fernando Fiscon, parroco di Codiverno e Pionca – Gli adulti erano dubbiosi, i giovani invece non volevano perdere questa tradizione e il messaggio che trasmette.

Codiverno, torna il presepe. Per la 25a edizione è stato scelto come tema il “tocco di Dio”

Abbiamo giocato sul tema del “tocco” per riscoprire la vicinanza di Dio che non è rimasto lassù in cielo, distante dagli uomini e difficile da raggiungere, ma si è fatto carne, è venuto ad abitare in mezzo a noi, si è fatto prossimo a tutti, vicino». Oltre al tema, ciò che rende diverso ogni anno l’allestimento del presepe sono anche le scene bibliche. Quest’anno si è cercato di ottimizzare le risorse, perché ci sono meno figuranti e si è scelto quindi di riprendere solo scene del Nuovo Testamento. «Non quindi il percorso classico dall’Antico Testamento fino a Gesù – sottolinea il parroco – ma incontriamo subito la Natività e poi episodi della vita di Gesù che richiamano il tema del tocco. C’è quindi Gesù con i bambini, la guarigione dell’emorroissa, la risurrezione della figlia di Giairo, la peccatrice che lava i piedi a Gesù, l’incredulità di Tommaso e infine l’eucarestia, il centro del “tocco di Dio” che, facendosi pane, tocca l’umanità. Un tocco quindi, nelle varie scene, che risana, guarisce, purifica. In un’epoca in cui il tocco spesso porta dolore, violenza, indifferenza, malattia, il messaggio del presepe è quello di un tocco che genera vita e salvezza, capacità di prendersi cura degli altri, fraternità, misericordia, perdono». Accanto agli episodi del Vangelo c’è anche un incontro significativo con una persona o realtà dell’oggi: quest’anno è stata scelta la figura di Carlo Acutis, scomparso a 15 anni per una leucemia fulminante e beatificato da papa Francesco il 10 ottobre dello scorso anno.

Ci si riallaccia così al tema dell’eucarestia, che il giovane definiva «l’autostrada per il cielo». A rappresentare la scena una sua raccolta di frasi e una piccola autostrada simbolica. Poi naturalmente lungo il percorso del presepe vivente ci sono scene di vita quotidiana, dal fornaio al fabbro, dal falegname al pastore alla tessitrice. Oltre al presepe, a Codiverno è in programma anche una mostra del libro e d’arte con scultori e artisti del territorio, che viene inaugurata domenica 19 alle 15.30. La prima rappresentazione invece del presepe vivente è il giorno di Natale dalle 16 alle 18. Poi le altre date previste sono il 26 dicembre e il 2, 6, 9, 16, 23 gennaio dalle 15 alle 18; il giorno dell’Epifania si terrà la sfilata dei figuranti alle 14.30. Per informazioni e prenotazioni (soprattutto per i gruppi): 049-646537 oppure 049-646009. Per visitare il presepio è necessario il green pass.

Inviate le foto dei vostri presepi: le pubblicheremo!
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Anche quest’anno le bacheche social della Diocesi di Padova e della Difesa del Popolo saranno popolate, durante le festività natalizie, dalle immagini e dalle storie dei presepi dei lettori. Si possono inviare foto e testi all’indirizzo presepi@diocesipadova.it
Gli scatti più suggestivi saranno pubblicati nel numero della Difesa del 16 gennaio.

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