Commemorazione dei defunti. Ricordati Padre di chi ci ha preceduto...

La commemorazione dei defunti, unitamente alla solennità di Ognissanti, rafforza attraverso la preghiera quel legame che la morte non può spezzare. La riflessione di mons. Giuseppe Padovan.

Commemorazione dei defunti. Ricordati Padre di chi ci ha preceduto...

«Pregare Dio per i vivi e per i morti» è l’ultima delle opere di misericordia spirituale, anche se, in ordine alla carità, non c’è un prima e un dopo. E la preghiera è un aspetto fondamentale per vivere la carità fraterna, ben sapendo che pregare è anzitutto mettersi in ascolto e adorazione di Dio, in atteggiamento di lode e di ringraziamento. Ma anche di invocazione e di supplica, come Gesù ci ha invitato a fare e come la Chiesa, che ci è maestra, ci insegna. Pensiamo alla celebrazione eucaristica: è sempre un “noi” che si rivolge al Padre, per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo, per lodare, benedire, ringraziare, e per invocare misericordia, grazia, unità, salvezza per la Chiesa e per il mondo intero; chiedendo l’intercessione della beata vergine Maria e di tutti i martiri e santi. E mai tralascia il ricordo di “suffragio” dei fratelli e sorelle defunti: «Ricordati, Padre, di quanti ci hanno preceduto nel segno della fede e dormono nel sonno della pace».

Il passaggio l’hanno compiuto e noi siamo fiduciosi che siano fin d’ora perfetti possessori della vita beata che non ha fine, e perciò anche nostri intercessori. Erano pienamente pronti e purificati nel momento del passaggio? Ora questa purificazione si compie, con l’aiuto di Dio, personalmente nel tempo quaggiù oppure, oltre il tempo, nell’incontro misterioso con Lui, forse anche in considerazione della nostra preghiera di oggi, che da sempre è presente in Dio. La nostra preghiera di suffragio, segno di fraterna comunione di vita, è un mirabile scambio di favori: mentre aiutiamo i nostri cari che ci hanno preceduto, noi stessi cresciamo nella fede, ravviviamo la speranza, dilatiamo la carità. E pure ci aiuta a mantenere vivo il ricordo, direi la presenza e la consolante attesa del festoso incontro con i nostri cari.

Teniamo vivo il ricordo dei nostri cari in attesa di incontrarli

La commemorazione dei fedeli defunti, così cronologicamente unita alla solennità di Ognissanti, rafforza, attraverso la preghiera, quel legame che neanche la morte può spezzare. E quando diciamo preghiera di suffragio dobbiamo pensare alla partecipazione all’Eucaristia, a opere di carità in loro suffragio o alla pratica delle indulgenze.

mons. Giuseppe Padovan

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