Comunità di Sant’Egidio. Pubblicata la nuova edizione della guida Dove - mangiare, dormine, lavarsi Pd-Tv-Ve

C’è un’attenzione anche ai tanti anziani che vivono soli. Bussola per chi vive in strada, ma non solo

Comunità di Sant’Egidio. Pubblicata la nuova edizione della guida Dove - mangiare, dormine, lavarsi Pd-Tv-Ve

È uscita poche settimane fa la nuova guida Dove - mangiare, dormire, lavarsi Pd-Tv-Ve, oltre duecento pagine di indirizzi aggiornati per chi è in condizione di povertà, solitudine, vive per strada o fa parte di una famiglia in difficoltà.

L’edizione 2021, rispetto alle precedenti, contiene una sezione dedicata ai servizi per le persone anziane che si trovano in condizione di bisogno.

«La pubblicazione – spiega Alessandra Coin (nella foto), responsabile della Comunità di Sant’Egidio a livello Veneto – è frutto della raccolta di informazioni dei volontari che vivono ogni giorno accanto ai più poveri. Le pagine offrono la mappa della rete di servizi pubblici disponibili oltre a quelli offerti da associazioni, parrocchie...».

Pubblicata nelle tre province venete, così come in altre città italiane, e aggiornata ogni due anni, è conosciuta come la “Guida Michelin dei poveri”. «Nel testo – racconta Mirko Sossai, referente per i servizi ai senza dimora in Veneto – si trovano informazioni su dove mangiare, dormire, lavarsi, vestirsi, dove curarsi... e trovare aiuto concreto. A proposito della nuova sezione abbiamo provato a dare risposta alle domande di vicinanza e sostegno che provengono da tanti anziani soli, sia in casa che per strada».

Nella guida si trova anche una sezione dedicata alle persone straniere e richiedenti asilo, con indicazione delle scuole di italiano, ambienti che in questi anni si sono dimostrati fecondi per i processi di integrazione. I tanti riferimenti e indirizzi fanno luce sulla ricchezza dei nostri territori che hanno avuto la capacità di rispondere alle tante sollecitazioni, imposte anche dalla pandemia.

«Credo che non dobbiamo perdere l’occasione per fare una riflessione profonda su chi vive in strada – prosegue Sossai – è importante aprire un dibattito costruttivo per un cambio di passo, siamo convinti che sia importante creare reti di prossimità per promuovere il riscatto e la reintegrazione di chi vive in questo modo; il momento di crisi ci sembra propizio per ripensare al nostro servizio. Il Rapporto sul vivere senza dimora a Padova, pubblicato recentemente contiene risposte concrete e riflette fortemente la nostra sensibilità e quella di altre organizzazioni».

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