Corso base per catechisti "Si può fare". Come accompagnare i ragazzi all’incontro con Gesù

In “Si può fare”, corso base per catechisti, si lavora – attraverso la “voce” delle diverse parti del corpo – sull’annuncio del Vangelo ai piccoli

Corso base per catechisti "Si può fare". Come accompagnare i ragazzi all’incontro con Gesù

Nella mia esperienza di formatrice, nell’equipe diocesana “Si può fare”, mi risuonano alcune condivisioni dei catechisti. Avevamo come “icona” i discepoli di Emmaus in cui si dipinge il lavoro educativo di Gesù, che traccia sulla tela della nostra identità sfumature che aiutano a scoprire come il Signore ci accompagna e come ci insegna a tessere belle relazioni nell’annuncio del Vangelo. Abbiamo invitato i catechisti a esprimere atteggiamenti, gesti, emozioni messi in campo con i bambini. Sul disegno di una sagoma ogni catechista doveva abbinare alle varie parti del corpo le caratteristiche da coltivare e custodire nell’accompagnare i ragazzi all’incontro con Gesù. In sette anni di corsi di formazione, circa 1.800 catechisti hanno espresso elementi comuni, che parlano di sensibilità e maturità che attraversano tutta la Diocesi. È emersa la consapevolezza di passare dal dire tutto al “dirlo bene” anche attraverso il linguaggio del corpo.

Ogni parte del corpo è stata evidenziata come una nota nello spartito dell’annuncio e della testimonianza. Ecco allora i piedi come invito a camminare insieme ai ragazzi in un costante movimento “fisico e interiore“, per avvicinarsi nel rispetto dell’unicità di ciascuno lasciando delle orme. Ma quali orme? Le ginocchia suggeriscono l’abbassarci all’altezza dei piccoli, mentre le braccia e le mani ci ricordano l’accoglienza, l’accarezzare, lo stabilire un contatto e il sorreggere; mani per accompagnare e per lasciare andare avendo però l’indice orientato a indicare la “Via”. Uno sguardo particolare va alla pancia per ricordarci di vigilare sulle nostre emozioni evitando pregiudizi o preferenze, lasciando lo spazio per il Signore. Arriviamo al cuore: il luogo dell’amore dove conserviamo le esperienze decisive per testimoniare la fede che ci abita. Alle orecchie va il compito di ascoltare i piccoli, alla bocca di chiamare ciascuno per nome, di parlare di Gesù Maestro, agli occhi l’esercizio di guardare tutti con i suoi occhi amorevoli. Al cervello, viene dato il compito di essere creativi, ai polmoni quello di fare entrare lo Spirito, respiro di Dio in noi, per navigare nel nostro mondo trovando parole che scaldano il cuore, rafforzano la fiducia e la speranza.

Marzia Filipetto
Equipe “Si può fare”

Le proposte per vivere l’Avvento 2022

Per accompagnare il cammino di catechesi di ragazzi e genitori, insieme ad altri uffici diocesani, anche quest’anno sarà preparato del materiale che ogni parrocchia potrà utilizzare e distribuire negli incontri. Per gli adulti invece saranno messe a disposizione, nel sito annuncioecatechesi.diocesipadova.it, le schede dei Centri di ascolto preparate negli anni scorsi. Il desiderio è quello di aiutarci a mettere al centro della vita la Parola di Dio, vivendo il tempo dell’Avvento come propizio per preparare il cuore all’accoglienza del “Verbo fatto carne”.

Incontri zonali: grazie a chi ha partecipato

Gli iscritti agli incontri sono stati 625, ma a ogni appuntamento si sono aggiunti catechisti, accompagnatori, educatori e presbiteri. Grazie a chi ha partecipato, a parroci, volontari e coordinatori vicariali delle parrocchie ospitanti, alle equipe per il momento di confronto, a Ketty Girardi e Anna Laura Gastaldi per la presentazione del vademecum Senza barriere. Nella nostra Diocesi abbiamo tanto “vino buono” (Gv 2,10). Ci auguriamo di “servirlo” sempre più!

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