Covid-19. Le indicazioni della Diocesi di Padova per le attività in parrocchia

La Diocesi di Padova consegna, all’introduzione del green pass obbligatorio, alcune indicazioni per lo svolgimento della vita quotidiana in parrocchia

Covid-19. Le indicazioni della Diocesi di Padova per le attività in parrocchia

La Diocesi di Padova – con riferimento alla Nota della presidenza della Cei del 29 luglio scorso e alla recente Nota della segreteria generale della Cei, che recepiscono l’ultima normativa statale – ha consegnato alcune indicazioni per le attività pastorali. Sono tenuti ad avere il green pass negli ambienti parrocchiali tutti coloro che offrono un servizio celebrativo, educativo e sociale. La certificazione verde è quindi richiesta per i presbiteri e i diaconi; eventuali dipendenti della parrocchia; gli operatori pastorali (volontari), quali sono: ministri straordinari della comunione, catechisti e accompagnatori dei genitori, educatori, animatori dei gruppi formativi (per ragazzi e adolescenti, giovani e adulti, fidanzati e sposi), coristi e musicisti, sacristi, addetti all’accoglienza e alle pulizie, operatori della Caritas o di altri gruppi caritativi. È necessario, inoltre, il green pass per tutti coloro che:

  • prestano servizio nei bar parrocchiali, oppure somministrano il cibo o partecipano a pranzi parrocchiali;
  • partecipano a sagre e feste parrocchiali, sia che si svolgano all’aperto che al chiuso;
  • partecipano ai concerti nelle chiese, come anche a eventi di interesse pubblico ospitati nelle chiese. La responsabilità di controllare che tutti abbiano il green pass grava sull’organizzatore dell’attività;
  • prendono parte a proiezioni e spettacoli teatrali all’aperto e al chiuso; visitano o accedono ai musei, agli archivi, alle biblioteche e ai luoghi della cultura. La responsabilità di controllare che tutti abbiano il green pass grava sull’organizzatore dell’attività;
  • prendono parte a iniziative proposte dagli uffici di curia e dagli organismi diocesani, le quali si rivolgono a un pubblico eterogeneo e dalla diversa provenienza.

Il green pass non è necessario per coloro che beneficiano dei servizi educativi e sociali della parrocchia. Il riferimento è ai gruppi di formazione (per ragazzi e adolescenti, giovani e adulti, genitori, fidanzati e sposi) e agli utenti dei servizi di carità (si compili in ogni caso un modulo per il tracciamento dei partecipanti). Le riunioni a carattere pastorale (consigli pastorale parrocchiale e per la gestione economica) non necessitano della certificazione verde in quanto assimilabili a riunioni private (si compili in ogni caso un modulo per il tracciamento dei partecipanti). Il green pass non è, inoltre, necessario per accedere alle celebrazioni.

Sono esentate le celebrazioni eucaristiche, i sacramenti, le esequie, la preghiera del rosario, le veglie che si tengono in chiesa o in spazi diversi (un salone, il cortile esterno del centro parrocchiale, una piazza). A riguardo, restano in vigore tutte le precauzioni prescritte dalla normativa (relative al distanziamento, all’assembramento, alle mascherine, alla igienizzazione e alla pulizia dei luoghi), così come le attenzioni celebrative in vigore dal maggio 2020.

La visita e la comunione agli ammalati è consentita al ministro ordinario e straordinario, fatte salve tutte le precauzioni prescritte dalla normativa e solo col consenso esplicito della famiglia. Per portare la comunione agli ammalati i parroci, valutandone l’opportunità, possono affidare questo compito a un parente fidato e conosciuto, che viva assieme al malato. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia e le scuole paritarie di altro grado ci si attenga a quanto prescritto dalle autorità scolastiche e indicato dalle federazioni di riferimento (Fism e Fidae). Non è vietato concedere saltuariamente spazi parrocchiali a terzi per riunioni di associazioni, di condominio o feste private, ma andranno precisate per iscritto le condizioni alle quali i locali vengono concessi in uso. È responsabilità dei soli organizzatori (non del parroco o legale rappresentante) rispettare e far rispettare tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa. Testo completo su diocesipadova.it

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