Cristo Re. Adotti una spesa? Il 23 e 24 marzo torna l'iniziativa di solidarietà dei giovanissimi di Ac

Nella parrocchia di Cristo Re di Padova, l'iniziativa promossa dalla Caritas "Adotta una spesa": un modo di coinvolgere la comunità a donare cibo e altri prodotti per chi è nella necessità. Una volta al mese, dopo le messe, la raccolta di generi alimentari e per l'igiene della casa. Per conoscere meglio le fragilità è nato anche il centro d'ascolto Caritas. Il 23 e 24 marzo torna l'iniziativa di solidarietà dei giovanissimi di Ac. "Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra".

Cristo Re. Adotti una spesa? Il 23 e 24 marzo torna l'iniziativa di solidarietà dei giovanissimi di Ac

Anche questo fine settimana la parrocchia di Cristo Re a Padova si appresta alla raccolta di generi alimentari tra cui pasta, fagioli, biscotti, formaggi, latte a lunga conservazione e altri. Sono diverse le famiglie e le singole persone che beneficiano del progetto “Adotta una spesa”, nato nel 2013 su iniziativa della Caritas parrocchiale. Obiettivo: sensibilizzare la comunità a una raccolta di beni di prima necessità e prodotti per la pulizia della casa che vada incontro ai bisogni materiali di chi è privo del necessario.

Davanti alla chiesa parrocchiale, nella quarta domenica dei mesi dispari e il sabato precedente, prima della messa vespertina, il gruppo dei giovanissimi di Azione cattolica assieme ai loro educatori organizza la raccolta. Successivamente le suore Figlie della Chiesa, con l’aiuto di alcuni volontari del gruppo pensionati, si occupano del confezionamento delle singole sporte e della loro distribuzione a seconda delle necessità particolari.

«La risposta è sempre positiva – afferma don Pierclaudio Rozzarin, diacono del seminario di Padova, originario della parrocchia di Cristo Re e responsabile del progetto Caritas – anche se capita talvolta che scarseggino alcune tipologie di prodotti; in quei casi la Caritas supplisce mettendo a disposizione specifici fondi per acquistare ciò che manca. Alcuni parrocchiani inoltre, non avendo la possibilità di effettuare la spesa, sostengono l’iniziativa con delle donazioni».

Per conoscere più da vicino le varie fragilità e bisogni è nato lo scorso anno il centro d’ascolto parrocchiale, sempre gestito dalla Caritas con alcuni volontari. «Come comunità – conclude don Pierclaudio – il desiderio è quello di vivere quest’iniziativa con lo spirito evangelico legato al passo di Matteo (6,3): "Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra"; ogni gesto e azione di carità offerti senza sapere chi concretamente ne beneficerà saranno sempre vissuti in quella logica del dono di se stessi di cui parla Gesù, affermando anche "tutto quello che avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40)».

Le prossime date per la raccolta di beni di prima necessità e altri prodotti, oltre a questo fine settimana, saranno il 25 e 26 maggio.

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