Custodi di pace. Cosa posso fare io per la pace? Pregare e... Prossima tappa Dolo

Custodi di pace. Cattedrale gremita per il primo appuntamento del progetto che coinvolgerà, fino a giugno, diversi luoghi della Diocesi: la lanterna della pace ha iniziato il suo cammino. Prossima tappa sarà Dolo

Custodi di pace. Cosa posso fare io per la pace? Pregare e... Prossima tappa Dolo

Si è alzata forte, mercoledì 23 novembre dalla Cattedrale di Padova, la preghiera per la pace guidata dal vescovo Claudio. La prima tappa del progetto “Custodi di pace. Una lampada in cammino e otto soste di preghiera” – che girerà la Diocesi fino a giugno del prossimo anno – ha visto la partecipazione di numerosi fedeli. «Siamo qui per non adeguarci alla guerra – ha sottolineato suor Francesca Fiorese, direttrice dell’ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro – e per rafforzare la nostra speranza nella pace». Speranza che ha “preso il volto” di dodici donne e uomini che hanno pregato per la pace in altrettante lingue: italiano, hindi, spagnolo, arabo, romeno, francese, tagalog (filippine), swahili, ucraino, russo, inglese, cinese. «Sulla pace si sono dette molte cose – ha evidenziato il vescovo Claudio nel suo intervento – ma, mi chiedo, cosa posso fare io per la pace? Il primo contributo che come cristiani possiamo dare è quello di essere sempre più in sintonia con il Signore nella preghiera. Preghiamo, quindi, per non cedere al rischio dell’indifferenza rispetto a tutte le guerre che sono in corso oggi. Facciamo memoria anche delle guerre passate... Non diventiamo insensibili, non facciamo sì che le guerre siano solo “notizie”». Cos’altro possiamo fare per la pace? «Usiamo parole di pace, compiamo gesti pace... ogni giorno, in ogni contesto di vita. Evitiamo le piccole guerre personali... E poi, per dare il nostro contributo alla pace, incoraggiamo e sosteniamo chi alla pace ha dedicato la vita». Don Claudio ha sottolineato, poi, che la Diocesi ha compiuto un’azione precisa a favore della pace, firmando l’appello all’Italia perché aderisca alla richiesta di mettere al bando le armi nucleari. La veglia si è conclusa con l’accensione di due lanterne al cero pasquale – una grande e una piccola – che il vescovo Claudio e don Antonio Oriente (delegato per la vita consacrata) hanno portato in processione sul sagrato della Cattedrale; la lanterna grande è stata consegnato ai rappresentanti del vicariato di Dolo, dove il 14 dicembre si terrà la seconda tappa del progetto. La lanterna piccola, invece, è stata affidata alla vita consacrata perché la custodisca e preghi per la pace. Le tappe successive a Dolo: Fellette M(marcia per la pace), Valdobbiadene, Abano, Montagnana, Conselve e Piove di Sacco.

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