Diocesi di Padova. Alcune indicazioni per il Natale nelle parrocchie

Di seguito alcune indicazioni per i parroci, in vista del Natale, presentate dalla Diocesi di Padova.

Diocesi di Padova. Alcune indicazioni per il Natale nelle parrocchie

MESSA DELLA NOTTE

È necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto “coprifuoco”: questo significa che occorre fissare l’orario della celebrazione della messa nella notte in modo da permettere ai partecipanti di rientrare a casa entro le ore 22.

GIORNO DI NATALE

Il Consiglio permanente della CEI invita a «“orientare” i fedeli a una presenza distribuita» tra le varie celebrazioni liturgiche natalizie, ricordando la ricchezza della liturgia del Natale che offre diverse possibilità celebrative: messa vespertina nella Vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno.  Prevedendo una maggior presenza di fedeli alle messe e dovendo nel contempo mantenere fermo il numero di posti disponibili in chiesa, è possibile aumentare il numero delle messe il giorno di Natale, compatibilmente col garantire l’igienizzazione della chiesa tra una celebrazione e l’altra. 

SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE

Per quanto riguarda la celebrazione del sacramento della Riconciliazione, tenendo conto delle necessità di distanziamento e riservatezza, e far fronte alle esigenze dei penitenti e alla dignità del sacramento, si suggerisce di prevedere e pubblicizzare dei tempi appositi nel periodo dal 16 (inizio della novena di Natale) al 24 dicembre, in modo che sia possibile celebrare la Riconciliazione non soltanto negli ultimi giorni.

La confessione individuale rimane la forma ordinaria e ovunque ci si prodighi per continuare a offrirne la possibilità di celebrazione, con le dovute attenzioni. Se, tuttavia, in una parrocchia il parroco dovesse giungere alla motivata convinzione che numerose persone desiderose di accedere al sacramento della Riconciliazione ne sarebbero di fatto impedite date le condizioni richieste e il protrarsi di una situazione di non normalità che sta caratterizzando le relazioni ecclesiali e la partecipazione ai sacramenti, il parroco potrà fare richiesta al Vescovo di tenere una o più celebrazioni penitenziali con assoluzione generale in aggiunta alle confessioni individualiTale possibilità è limitata al periodo che va dal 16 dicembre 2020 (inizio della Novena di Natale) al 6 gennaio 2021 (Solennità dell’Epifania). Andrà premessa una catechesi sulla straordinarietà della forma e andrà, inoltre, ricordato l’obbligo di accostarsi alla confessione individuale quanto prima, cioè non appena terminate le circostanze eccezionali che hanno provocato il ricorso all’assoluzione comunitaria. Per il Rito, comunque separato dalla celebrazione eucaristica, la domanda andrà presentata in forma scritta al vescovo (tramite email alla segreteria del vescovo), esponendo i motivi che giustificano la necessità.

Celebrando le confessioni individuali ed eventualmente programmando anche una o più forme del Rito straordinario, si abbia cura di motivare adeguatamente il sacramento, di non smarrire la corale invocazione di perdono, il pentimento condiviso, l’intercessione affettuosa per chi è lontano da una relazione filiale con Dio, il primato della grazia divina, la dimensione ecclesiale della stessa celebrazione, la proposta di alcuni gesti di carità.

VISITA E COMUNIONE AGLI AMMALATI

La visita agli ammalati da parte dei presbiteri, dei diaconi e dei ministri straordinari della comunione, si faccia con le dovute cautele e attenzioni, in accordo con i familiari e le indicazioni fornite in precedenza. In via eccezionale, il parroco può valutare l’opportunità di affidare il compito di portare la comunione a un parente che viva assieme al malato, che sia fidato e conosciuto. Si suggerisce, in ogni caso, di rendersi presenti alle persone anche attraverso le altre modalità già adottate in questi mesi (telefonate, biglietti augurali, ecc.).

ALTRE ATTENZIONI

Non sono possibili altre abituali iniziative legate al periodo natalizio quali i concerti o le recite, né in chiesa né altrove.

Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. Se ciò non fosse possibile è comunque consentito farli funzionare. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo.

Fonte: www.diocesipadova.it

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