Dolo. Il centro di ascolto vicariale della Caritas da anni incrocia domanda e offerta. La parola chiave è territorio
«Il metodo che adoperiamo, come centro di ascolto, non è quello di trovare aziende per offrire lavori di pochi mesi, una boccata temporanea di ossigeno, ma di gettare i semi perché le persone possano avere un lavoro continuativo per il loro futuro».

Marcello Grandesso, volontario del centro d’ascolto vicariale di Dolo, da anni si adopera in quell’estenuante opera di intreccio per mettere insieme ricerca e domanda di lavoro. E lo fa anche adesso, in un tempo di difficoltà per tutti: «Oggi le aziende devono ancora far rientrare i loro cassaintegrati – racconta – speriamo che la macchina del mercato si riavvi, nel frattempo continuiamo ad appoggiarci al mondo dell’agricoltura, delle costruzioni e dei trasporti».L’esperienza passata dimostra che il modello...