Domenica della carità, domenica 12 dicembre. Solo insieme, alla pari, si superano le difficoltà

Domenica della carità. È tradizione, in Diocesi di Padova, dedicare la terza di Avvento a raccontare alle comunità – da parte delle Caritas parrocchiali – come si sono mosse in aiuto delle persone più fragili. E a sollecitare il coinvolgimento di tutti, non solo economico

Domenica della carità, domenica 12 dicembre. Solo insieme, alla pari, si superano le difficoltà

Celebrare la carità in tempo di Avvento, tutti sullo stesso piano: è ormai storica la tradizione, nelle parrocchie della Diocesi di Padova, di dedicare alla carità la terza domenica di Avvento. Con le ferite della pandemia, però, e con il messaggio “Verso un noi sempre più grande” a partire dalle parole di papa Francesco, Caritas Padova ricorda come tutti ci siamo sentiti poveri e bisognosi di aiuto, ma che solo insieme, con il sostegno della comunità si possono superare ostacoli che affrontati da soli appaiono insormontabili. Demotivazione, pesantezza, ma anche difficoltà dei giovani a riprendere la socialità sono le scorie più pesanti che la pandemia ha lasciato alle persone. «Quello che stiamo cercando di fare – afferma Daniela Crivellaro di Caritas Padova – è portare alle persone un messaggio di speranza per riprendere il cammino. Vogliamo porci alla pari di chi è nel bisogno, non su un piedistallo. La pandemia ci ha messo tutti sulla stessa barca scaricando fatiche e fragilità nelle nostre famiglie e nei nostri rapporti».

Nella Domenica della carità, dunque, si invitano le Caritas parrocchiali a raccontare nelle celebrazioni comunitarie,
grazie alla voce dei volontari, ciò che viene fatto concretamente. «L’obiettivo – continua Crivellaro – è offrire due spunti di riflessione: dare testimonianza e dare indicazioni di preghiera». Le parrocchie sono invitate a destinare le offerte raccolte in questa domenica al Centro di ascolto vicariale o, se non presente, alle attività della Caritas parrocchiale. La chiarezza fa parte dello stile: «Illustrare i servizi, quantificando gli importi degli interventi e il lavoro dei volontari è un segnale di trasparenza, che non è composto da gesti isolati, ma permette di spiegare l’intero percorso che si sta seguendo». L’Avvento, cammino di preparazione al Natale, è sempre stato un tempo liturgico importante per Caritas: «Storicamente, in questo periodo, le parrocchie hanno sempre raccolto fondi per la carità.
Ma non basta: l’Avvento è il periodo in cui ci si prepara ad accogliere il Signore che viene. Risulterebbe un controsenso
prepararsi ad accogliere Gesù Cristo e a non accorgersi del fratello sofferente. Per questo, dobbiamo prima di tutto guardare al fratello vicino che spesso nella frenesia della vita nemmeno vediamo».

È nelle parrocchie che la domenica della Carità troverà la sua piena celebrazione.
A Santa Teresa di Gesù Bambino i ragazzi del catechismo, con i loro genitori, hanno prodotto degli oggetti a tema natalizio da esporre nel mercatino all’esterno della chiesa: i fondi raccolti saranno devoluti al Centro di ascolto vicariale Caritas. «La nostra Caritas parrocchiale – racconta la volontaria Lucia Martin – ha continuato a operare nonostante la pandemia, grazie alla disponibilità dei volontari nella distribuzione di alimenti e nell’incontro con i bisognosi».
Un incontro che non si limita all’attesa, ma che si fa propositivo: «Grazie alla collaborazione con gli assistenti sociali siamo noi ad andare dalle persone in difficoltà».

Anche nella parrocchia di Mestrino, nonostante la pandemia abbia inizialmente rallentato e reso più difficile un
po’ tutto, la Caritas sta riprendendo le consuete attività. Proprio in occasione della Domenica della Carità, la parrocchia invita la comunità al dono di una borsa della spesa, simbolo costante tra il pre e il post-pandemia, un filo conduttore
di un impegno e di una carità che non si è mai fermata. «I nostri volontari hanno sempre continuato a contattare e
visitare le persone con necessità – racconta il diacono Giorgio Toffanin – Oggi fissiamo appuntamenti, così da poter rispettare le norme anti-contagio, in cui consegniamo vestiti e borse della spesa e su richiesta facciamo anche
visite a domicilio». La “spinta” data dal vescovo Claudio attraverso il progetto “La carità nel tempo della fragilità” ha fatto nascere a Mestrino non solo un conto corrente dedicato, ma una commissione operativa che ha suscitato “nuove vocazioni alla carità”, ulteriori persone che si sono messe a disposizione evidenziando la loro sensibilità. Non sono mancate poi “opere di buon vicinato”: «Alcuni ragazzi – continua Toffanin – di loro iniziativa hanno avviato la raccolta di borse della spesa per famiglie in difficoltà, altri hanno segnalato da “buoni vicini” casi diversi di necessità».
Ora però il cammino prosegue nell’orizzonte di un “noi sempre più grande”: «Il tema proposto per l’Avvento a tutte le parrocchie – conclude Toffanin – ci invita a non creare steccati e a superare le divisioni tra le persone. Si parla sempre di Chiesa inclusiva e proprio questo dovrebbe essere, come un tenerci tutti per mano. Mi aspetto che questo Avvento ci dia la possibilità di ripartire, di rimetterci in gioco e di recuperare ciò che la pandemia ci ha fatto tralasciare, continuando così a fare del bene nei modi che il Signore vorrà».

Il nuovo anno

Dopo un 2020 drammatico e un 2021 impegnativo, il nuovo anno per la Caritas di Padova sarà per forza di rilettura e discernimento. «La nostra sfida sarà quella di ripensarci – osserva Daniela Crivellaro – Non possiamo essere solo un distributore di servizi, ma dobbiamo declinare il nostro essere Caritas in modi nuovi, coprendo quei nuovi bisogni che stanno emergendo, soprattutto quelli di tipo relazionale». Per farlo non si potrà che partire dalla radice di tutto: «La fede è ciò che muove l’operato della Caritas. Dobbiamo farne tesoro... Solo così potremo ripensarci davvero».

Una giornata per raccontarsi all’insegna della trasparenza
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Il 12 dicembre, terza domenica d’Avvento, è per la Diocesi di Padova la Domenica della carità.
È forte l’invito alle comunità ad accendere i riflettori sulle attività che le Caritas parrocchiali svolgono per dare sollievo alle famiglie in situazioni di disagio. Una giornata di testimonianze, preghiera e carità con una nuova attenzione: la trasparenza.

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