Don Graziano Marivo è tornato tra le braccia del Padre

Don Graziano Marivo nasce a Monselice il 4 aprile 1937. Trascorre l’infanzia a Carrara S. Stefano ed entra in Seminario a Thiene all’età di 11 anni. Il 9 luglio 1961 viene ordinato prete. Le esequie sono state celebrate dal Vescovo Claudio martedì 30 aprile a Brugine, nel cui cimitero don Graziano è stato poi sepolto.

Don Graziano Marivo è tornato tra le braccia del Padre

Don Graziano Marivo nasce a Monselice il 4 aprile 1937. Trascorre l’infanzia a Carrara S. Stefano ed entra in Seminario a Thiene all’età di 11 anni. Il 9 luglio 1961 viene ordinato prete.

Il primo incarico lo vede cooperatore a Crespano del Grappa. Nell’agosto 1964 diventa vicario di S. Agnese nella parrocchia cittadina di S. Nicolò, mentre nell’anno successivo è cooperatore ad Arre. Nell’ottobre 1968 è nominato, invece, cooperatore a Pozzonovo e vi rimane fino all’ottobre del 1969, quando diventa curato a Beolo di Conselve e Palù. Di questi anni è anche l’insegnamento della religione nelle scuole. Nel 1974 è parroco a S. Maria di Abano (Giarre) e vi resta fino al 1986, quando viene chiamato come parroco a Brugine. Qui spende gran parte del suo ministero pastorale, conclusosi nell’autunno 2013, in un contesto di grandi cambiamenti culturali e sociali, muovendosi tra la pastorale classica, la spiritualità del Rinnovamento nello Spirito, occasioni di socializzazione e iniziative sociali, con l’immancabile sorriso e il gusto delle amicizie che lo caratterizzavano.

Concluso il servizio di parroco, viene nominato penitenziere nella parrocchia del Sacro Cuore alle Terme (Abano Terme). Alcuni seri problemi di salute lo hanno afflitto fino all’ultimo ricovero del 16 aprile sorso, all’Ospedale di Abano Terme, dove la morte lo ha raggiunto il giorno 26 aprile 2019. Le esequie sono state celebrate dal Vescovo Claudio martedì 30 aprile a Brugine, nel cui cimitero don Graziano è stato poi sepolto.

Dal Testamento spirituale:

Professo solennemente la mia fede, dichiaro la mia speranza, celebro la carità che non muore, accettando umilmente dalla divina volontà la morte che mi è destinata, invocando la grande misericordia del Signore, implorando la clemente intercessione di Maria Santissima che tanto ho amato. (…) Non dimenticatevi mai: Dio ci ama sempre nonostante le nostre continue infedeltà e cammina sempre con noi. Nelle tue mani, Signore, raccomando il mio Spirito.

Fedeli di Brugine, quando sarò morto venite sulle mia piccola tomba … venite quando avete tempo, tutte le volte che volete … Qualsiasi cosa avrete nel cuore, se sarete malati o afflitti, venite da me e lasciate la vostra pena sulla mia povera tomba. Raccontatemi tutto, come se fossi ancora tra voi. Vi ascolterò e porterò al Buon Gesù misericordioso le vostre preoccupazioni. Per voi vivrò ancora, per voi vivrò sempre.

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Fonte: Sir