“E uscimmo a riveder le stelle. Dante tra poesia e vita”. Dante ispirerà gli insegnanti di religione e non solo

L’edizione 2021 del convegno dedicato al mondo della scuola, promosso dall’Ufficio diocesano e dalla Fism, propone cinque incontri online che ruotano attorno al sommo poeta a 700 anni dalla sua morte. Dai suoi rapporti con la Chiesa dell’epoca alla sua eredità nella lingua italiana, gli incontri parleranno anche della poesia come strumento pedagogico e come espressione dell’uomo

“E uscimmo a riveder le stelle. Dante tra poesia e vita”. Dante ispirerà gli insegnanti di religione e non solo

È Dante, di cui ricorrono quest’anno i sette secoli dalla morte, la figura di riferimento per l’edizione 2021 del convegno annuale dedicato al mondo della scuola, promosso e organizzato dall’Ufficio per l’educazione e la scuola della Diocesi di Padova in collaborazione con Fism Padova, la Federazione delle scuole materne. Un convegno online, e in più date come nel 2020, il cui titolo, “E uscimmo a riveder le stelle. Dante tra poesia e vita”, prende spunto dal famoso ultimo verso dell’Inferno.

Una figura, quella del sommo poeta, che si presta ad approfondire e conoscere diversi temi legati al suo tempo e ricontestualizzati nel nostro: i suoi rapporti con la Chiesa dell’epoca, il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della lingua italiana e ancora l’aspetto “riformatore” della sua vita e della sua opera. Ad accompagnare in questo percorso ci sono ospiti e relatori qualificati e sollecitati in un dialogo e confronto da alcuni insegnanti di lettere, storia dell’arte, filosofia e storia. «Non un convegno specifico su Dante – chiarisce don Lorenzo Celi, direttore dell’Ufficio diocesano – ma l’approfondimento di quei temi che l’opera dantesca offre alla formazione dell’insegnante, in particolare quello di religione. Temi affrontati in modo interdisciplinare con più voci e linee interpretative. Un’occasione preziosa quindi per recuperare la sua storia personale e la sua produzione letteraria, che può essere di ispirazione nell’insegnamento, per la sua attualità e la sua perennità, per quelle riflessioni che ancora oggi sono essenziali per tutta l’umanità, non solo per i credenti».

Nei cinque incontri di due ore organizzati da metà settembre (prima data il 18) fino a metà novembre, il sabato pomeriggio, a cadenza quindicinale, si entrerà in profondità nell’ambito della poesia come espressione dell’umano, ieri e oggi, quanto incide nella vita, ma anche il risvolto didattico e pedagogico che può avere, cercando di renderlo attuale, accessibile a tutti e “non noioso”.

Non mancherà il Dante ramingo e quindi il tema del viaggio come metafora della vita e della ricerca spirituale, il lato artistico e l’influenza nelle arti pittoriche e scultoree del passato ma anche del presente. Un tema, poi, focale è quello sulla teologia e l’escatologia del grande poeta. Sul profilo dell’Alighieri nato a Firenze nel 1265 insomma si possono spendere moltissime letture e interpretazioni, spunti di riflessioni e dialogo. «Proprio per questo – ribadisce don Celi – abbiamo voluto dedicargli l’intero ciclo della formazione annuale proposta dall’Ufficio per il mondo della scuola e, in particolare, per gli insegnanti di religione, mettendoci proprio alla “scuola di Dante”. E quindi per esempio, nel corso dell’anno le tre fiere di Dante diventano spunto per chiederci da dove viene il male, oppure si approfondisce la figura di Ulisse tra nuovi saperi e nuove religioni, si riprende la metafora del pellegrinaggio e le figure di Virgilio, Bernardo e Beatrice come modelli per l’insegnante, espressione dell’importanza della figura dell’educatore nei confronti dei ragazzi, ma anche dell’adulto. In lavorazione anche una formazione per gli insegnanti di primaria e scuola dell’infanzia per raccontare Dante ai bambini».

Saranno presenti anche le consuete esperienze di spiritualità: per l’Avvento un incontro formativo sulla figura di Maria in Dante e poi in aprile un “incontro con il Poeta” in un viaggio studio a Firenze.

Un percorso aperto e interdisciplinare

«La proposta dell’Ufficio diocesano – fa presente il direttore don Lorenzo Celi – è prioritariamente indirizzata agli insegnanti di religione cattolica, ma essendo un percorso interdisciplinare, aperto a varie voci del mondo della cultura, diventa occasione di formazione preziosa per coloro che si occupano di scuola ed educazione. Un percorso che dimostra un’attenzione della Chiesa per la scuola: non una pastorale della scuola, ma per la scuola».

Il primo appuntamento, “Dante, grande riformatore” è con Giovanni Ponchio, docente di lettura italiana, storia e filosofia e mons. Stefano Dal Santo, docente di storia della Chiesa alla Facoltà teologica del Triveneto, modera Filippo Rinaldo, docente di storia e filosofia. Per gli insegnanti di religione del territorio della Diocesi di Padova sono previsti otto crediti formativi per l’intero convegno e un credito per i singoli appuntamenti.

Gli appuntamenti vedranno ospiti e relatori qualificati

Primo appuntamento del convegno è il 18 settembre, dalle 15 alle 17, in modalità online. Le altre date invece sono 2, 16, 30 ottobre e 13 novembre. Fra i tanti relatori presenti il poeta Davide Rondoni, il giornalista e artista Antonio Gregolin, lo scultore Romeo Sandrin che all’Inferno di Dante ha dedicato un ciclo di sculture. Informazioni e iscrizioni su www.fismpadova.it/convegno2021

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)