Este, patronato Redentore. Il busto bronzeo del fondatore, don Angelo Pelà, torna a risplendere

Il busto bronzeo di don Angelo Pelà (1873-1918), fondatore del patronato Redentore, torna al suo posto sull’alta colonna di trachite davanti alla facciata, dopo un accurato restauro di pulitura e conservazione eseguito dalla ditta Arlango e sostenuto da Banca Prealpi, che ne restituisce tutta la viva forza espressiva, frutto dell’opera dello scultore Gino Vascon, vissuto ad Este nella prima metà del Novecento.

Este, patronato Redentore. Il busto bronzeo del fondatore, don Angelo Pelà, torna a risplendere

L’inaugurazione è prevista domenica 27, alle 16.30, nell’ambito di una più ampia manifestazione che riprende la tradizione della castagnata d’autunno. A presentare l’opera rinnovata don Bruno Cogo, già direttore dell’ufficio beni culturali della Diocesi e autore di un volume sulla storia del patronato, a partire dalla biografia del fondatore mettendone in risalto l’operato. «La figura di don Angelo Pelà è ancora molto viva ad Este racconta il direttore del patronato, don Eros Bonetto – proprio per la riconoscenza di avere creato il più antico patronato della Diocesi nel 1900, dopo il suo incontro a Valdocco con don Giovanni Bosco». Tutt’oggi le finalità di questo luogo sono rimaste invariate rispetto ai valori salesiani, incentrate sulla formazione integrale della gioventù attraverso svariate attività formative come la polisportiva (che festeggia cinquant’anni), la scuola professionale della Fondazione Irea (nel centenario della fondazione), una scuola di musica, tre aule studio per gli studenti più grandi, il bar che offre un impiego a turni per gli universitari e naturalmente l’attività scoutistica (anch’essa centenaria) e di parrocchia.

Margherita Torrisi

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