Galzignano, centro parrocchiale. Creato un angolo intimo ed evocativo per la preghiera. Il “Monte Carmelo”

La sensazione che si prova è quella di un abbraccio che avvolge e riscalda con l’amore di Dio. Era proprio questa l’intenzione del parroco di Galzignano, don Danilo Isati, quando ha deciso di dare vita a un luogo di preghiera in centro parrocchiale.

Galzignano, centro parrocchiale. Creato un angolo intimo ed evocativo per la preghiera. Il “Monte Carmelo”

La statua lignea di Cristo, realizzato a mano in Val Gardena, spicca sullo sfondo di una croce che si estende lungo tre pareti. All’interno, sono rappresentati i due doni più preziosi che Cristo ha fatto all’umanità prima di spirare sulla croce: il calice e la pisside da un lato, corpo e sangue, sua madre Maria dall’altro. Questo luogo – che spicca come
un “lume sempre accesso” al secondo piano dell’edificio – è molto più di una semplice cappellina per la preghiera.
«Dio desidera incontrare ciascuno di noi nell’intimo del nostro cuore e anche questo piccolo angolo di una parrocchia come tante può ospitare questo incontro, se ci mettiamo nella giusta disposizione d’animo», spiega il parroco. Tuttavia, era doveroso creare la giusta cornice per un simile incontro, con un’estetica così efficace da riuscire ad attrarre i fedeli in ogni istante. Ecco allora l’idea di un angolo intimo, evocativo di significato a iniziare dalla denominazione, “Monte Carmelo”. «La montagna è stata, fin dall’inizio, il luogo in cui Dio ha scelto per parlare all’uomo, basti pensare al monte Sinai, dove Mosè ha ricevuto dal Signore le tavole della Legge. “Carmelo”, invece, significa giardino, ed evoca il giardino terrestre e il luogo della resurrezione».

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