"Germogli di carità e giustizia" dall'8 dicembre in ricordo di mons. Giovanni Nervo

Ua mostra fotografica con una cinquantina di immagini suddivise in 33 quadri che ripercorrono la vita di Monsignor Giovanni Nervo. La Caritas Vicariale, la mensa di solidarietà e la parrocchia di Solagna con la collaborazione della Fondazione Zancan allestiscono nella biblioteca di Solgana un percorso fotografico dal titolo “Germogli di carità e giustizia”. inaugurazione l'8 dicembre alle ore 9.

"Germogli di carità e giustizia" dall'8 dicembre in ricordo di mons. Giovanni Nervo

Un percorso fotografico suddiviso in cinque momenti della vita di don Giovanni, attraverso i quali è possibile riscoprire alcuni tratti propri del suo temperamento: l’essenzialità, l’entusiasmo sereno, la passione per i poveri, gli ultimi, gli emarginati. La mostra, “Germogli di carità e giustizia” è allestita nella biblioteca di Solagna, suo paese di origine, dall’8 al 16 dicembre.

«In collaborazione con Fondazione Zancan – raccontano i volontari della parrocchia e della Mensa di solidarietà di Solagna, fra gli organizzatori della mostra – abbiamo allestito questi 5 momenti di vita. Si parte dall’infanzia e dalla famiglia, con la scelta del seminario, le pagelle e una foto con la mamma. Poi c’è il tema della Resistenza, caro a don Giovanni: diceva infatti, che gli aveva insegnato il valore della libertà. Nella scatola delle foto abbiamo trovato testimonianze di giovani partigiani torturati: è stato commovente perché qui a Solagna il ricordo è ancora vivo e forte».

Il terzo momento è la scuola per assistenti sociali e la Fondazione Zancan, quindi la Caritas e infine i premi e riconoscimenti che negli anni gli sono stati conferiti. Oltre alle foto ci sono anche degli oggetti: una bicicletta per le staffette dei partigiani, un pezzo di pane per la Caritas, una valigia per il profugato e naturalmente il Vangelo e la Costituzione, i due pilastri cui si rifaceva. Ad accompagnare le foto anche gli scritti: un piccolo racconto di una vita lunga e intensa. «Gli abitanti di Solagna hanno bisogno e voglia di conoscere la storia di don Giovanni, vogliono sentire la sua voce, meditare sulla sua fede leggendo i suoi scritti intrisi di quella carità che lo ha sempre animato».

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