Giornata per la custodia del creato. Il futuro è nelle nostre mani

Giornata per la custodia del creato. Il 1° settembre ricorre l’edizione numero 15, in Diocesi si vivrà una giornata di spiritualità sui Colli il 4 ottobre. “Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, per nuovi stili di vita” è il tema scelto dai vescovi per la ricorrenza nell’anno del Covid

Giornata per la custodia del creato. Il futuro è nelle nostre mani

Giunta ormai alla 15a edizione, la Giornata nazionale per la custodia del creato è un appuntamento fisso a cui la Chiesa italiana dedica notevole attenzione. Il tema scelto quest’anno – "Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, per nuovi stili di vita" – detta una linea precisa di attenzione alle problematiche del nostro tempo, segnato com'è dalla pandemia e dall'incertezza per il futuro.

«La Giornata del creato – spiega suor Francesca Fiorese, direttrice dell'ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro – si tiene tradizionalmente il 1° settembre, noi però come Diocesi di Padova abbiamo deciso di vivere questa esperienza il 4 ottobre, in concomitanza con la festa di san Francesco, data in cui si chiude il Tempo del Creato che ben rappresenta le tematiche dell'enciclica Laudato si' e noi per l’occasione abbiamo in programma una giornata di spiritualità nella natura».

È nell'ottica della visione integrale dell’ambiente che si muove tanto la nostra Diocesi quanto l’intera Chiesa, come ricorda il messaggio dei vescovi rilasciato nelle scorse settimane. «Cominciamo col guardare al nostro rapporto con l’ambiente – scrivono i pastori –  “tutto è connesso” e la pandemia è anche il segnale di un “mondo malato”, come segnalava papa Francesco nella preghiera dello scorso 27 marzo. La scienza, provata nella sua pretesa di controllare tutto, sta ancora esplorando i meccanismi specifici che hanno portato all'emergere della pandemia. Essa appare, oltre che per ragioni sanitarie non ancora spiegate, anche come la conseguenza di un rapporto insostenibile con la Terra. L’inquinamento diffuso, le perturbazioni di tanti ecosistemi e gli inediti rapporti tra specie che esse generano possono aver favorito il sorgere della pandemia o ne hanno acutizzato le conseguenze».

«Questo tempo drammatico – chiarisce don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio Cei per l’ecumenismo e il dialogo – ci sta chiedendo un discernimento serio. La domanda è: come ne vogliamo uscire? Il futuro dipenderà dalla risposta che ciascuno è chiamato a dare con responsabilità. Basta pochissimo per dimenticare. Basta pochissimo per cadere, come stiamo vedendo in questi giorni, anche in manifestazioni di violenza e cattiveria. Questo tempo ci ha provocato. È arrivato ora il momento della semina. Raccoglieremo domani ciò che abbiamo seminato oggi».

Nella pandemia abbiamo scorto i confini della nostra fragilità ma anche la forza che risiede nella comunione, nell'operare insieme con obiettivi comuni in un’ottica di fraternità e solidarietà. «Per questo – scrivono ancora i vescovi – adesso è tempo di ripensare tanti aspetti della nostra vita assieme, dalla coscienza di ciò che più vale e le dà significato, alla cura della stessa vita, così preziosa, alla qualità delle relazioni sociali ed economiche: davvero la pandemia ha evidenziato tante situazioni di vuoto culturale, di mancanza di punti di riferimento e di ingiustizia, che occorre superare.

Un modo di guardare alle cose nella loro interezza, insomma, che ben si sposa con una giornata di riflessione che sappia coniugare gli aspetti naturalistici della formazione con una visione cristiana del mondo, mettendo in relazioni associazioni e movimenti di diversa natura. «La giornata che vivremo il 4 ottobre – riprende suor Francesca Fiorese – è organizzata insieme all’Ente Parco Colli che, nella persona del presidente, si è dimostrato entusiasta di questa iniziativa. Partiremo dalla chiesetta di San Pietro a Faedo e, in passeggiata a piccoli gruppi accompagnati dalle guide del Gal patavino, ci inoltreremo nei Colli Euganei. Con i catechisti invece prepareremo degli spunti di riflessione in modo da affiancare alle competenze naturalistiche delle guide una prospettiva spirituale che ci vede parte di una creazione complessiva. Mentre gli adulti si incammineranno sui sentieri dei Colli fino all'anfiteatro del Venda, i più piccoli potranno partecipare a dei laboratori a loro dedicati e curati dalla cooperativa Terra di Mezzo e dai catechisti». La giornata si concluderà con una degustazione offerta da Coldiretti e il concerto del coro gospel di Este.

I timori iniziali sull'organizzazione generati dall'emergenza Covid in atto hanno poi lasciato spazio all'entusiasmo nato attorno all'iniziativa: «Purtroppo non è un anno facile e c’è il rischio che per il 4 ottobre non sia ancora passata l’emergenza – chiarisce suor Francesca – ma anche nell'ipotesi non si riuscisse a concretizzare tutto il programma, avremo comunque vissuto questo tempo in un’ottica di speranza».

Una speranza capace di compiere grandi cose e di avvicinare realtà cattoliche e laiche attorno a un obiettivo comune. «In che misura — concludono i vescovi nel loro messaggio — le nostre comunità sono sensibili a queste necessità impellenti per evitare il peggioramento della situazione del creato, che pare già al collasso? Gli stili di vita ci portano a riflettere sulle nostre relazioni, consapevoli che la famiglia umana si costruisce nella diversità delle differenze». 

San Francesco, la Diocesi celebra il creato

Domenica 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, gli uffici di Pastorale sociale, Annuncio e catechesi e Pastorale della famiglia della Diocesi di Padova organizzano una giornata sui Colli, rivolta a singoli e famiglie. L’escursione partirà alle 10 dalla chiesetta di San Pietro a Faedo e si inoltrerà, attraverso il bosco dei Maronari, fino all'anfiteatro del Venda, dove si giungerà per il pranzo. Per i ragazzi, previsti laboratori a Casa Marina.

Focsiv. La guida per l'ecologia integrale

La Focsiv, Federazione degli organismi cristiani servizio internazionale volontario, presenterà a metà settembre la sua ultima Guida per parrocchie e comunità ecologiche che verrà poi distribuita in tutte le Diocesi d’italia.
«Nel 2017 – spiega Matteo Mascia, responsabile del progetto di Etica ambientale della fondazione Lanza – la Focsiv ha realizzato una prima guida sul modello di analoghe iniziative intraprese nel mondo anglosassone. Quest’anno, invece, ha voluto realizzare qualcosa su misura delle nostre comunità in un’ottica di ecologia integrale mettendo insieme la Pastorale sociale e del lavoro, l’Anspi, l’Azione cattolica, la Fondazione Lanza e altri soggetti. Una guida che nasce con la volontà di tradurre e declinare i principi della Laudato si' sotto diverse dimensioni: un’ecologia sociale, economica, politica e umana».
La guida si divide sostanzialmente in due parti: una più generale in cui viene introdotto e spiegato il principio di ecologia integrale e una invece dedicata alle esperienze più significative intraprese in Italia.
La Diocesi di Padova è citata a pagina 68 grazie al progetto di Gruppo d'acquisto per l'energia rinnovabile. «Il progetto – si legge nella guida – prende forma tra il 2016 e il 2017 in occasione dell’annuale ciclo di incontri dell’economato della Diocesi con i parroci e i membri dei consigli parrocchiali per la gestione economica. Stimolati dalla pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ e sollecitati dalla necessità di passare al mercato libero dell’energia, numerosi partecipanti chiedono alla Diocesi di attuare delle azioni di sostegno e accompagnamento considerato anche l’impatto ecologico del settore energetico».
Degna di nota per la Diocesi è anche la redazione di un bilancio trasparente e certificato da un soggetto esterno, un investimento «nella credibilità della Chiesa», come ribadito da don Gabriele Pipinato, vicario episcopale per i beni temporali della Chiesa patavina.
Interessante è anche l'esperienza del Sacro convento di Assisi che, inquadrata nel progetto "Fra' Sole": «Abbiamo voluto fare il nostro patto con la Terra – spiega fra' Mauro Gambetti, custode del sacro convento – Abbiamo ripreso alcune pratiche virtuose e alcune linee progettuali per la sostenibilità avviate nel tempo dal Sacro convento e le abbiamo condivise con partner qualificati, cui siamo profondamente riconoscenti. Insieme abbiamo sviluppato e dato ordine all'azione della comunità, una realtà indubbiamente singolare». Ad Assisi ogni anno giungono oltre 7 milioni di visitatori che si sommano ai 28 mila residenti, l'obiettivo è quello di rendere tutta la macchina ricettiva e l'intera città un modello di sostenibilità.

La pubblicazione è già disponibile on line

La nuova edizione della Guida per l'ecologia integrale realizzata dalla Focsiv è già disponibile nel sito della federazione www.focsiv.it. Nel portale si può anche rivedere il webinar del lancio della pubblicazione realizzato a maggio nel quadro del progetto "Make Europe sustainable for all" cofinanziato dall'Ue.

La Laudato si' supera i confini geografici e religiosi

Non conosce confini il messaggio proposto dalla Laudato si', l'enciclica scritta da papa Francesco nel 2015. Nella sola parrocchia di Mausaid, in Bangladesh, i fedeli cattolici si sono impegnati a piantare 605 alberi da frutto, e aver piantato alberi nei propri terreni rappresenterà un titolo di merito nell'ottenimento dei prestiti dalla locale cooperativa.
Nello Sri Lanka, invece, alle proposte delle locali chiese cattoliche si affiancano iniziative promosse anche da soggetti di altre fedi religiose. «Ho voluto rispondere all'invito di papa Francesco — spiega ad Asianews Vajira Sirimanne, insegnante buddista in pensione — e insieme a due amici ho piantato otto alberi vicino al viadotto di Veyangoda, nella provincia occidentale del Paese». Un piccolo ma concreto gesto di come, per prendersi cura del creato, ciascuno possa fare la sua parte.

In autunno importanti eventi su sostenibilità e ambiente
asvis

Dal 16 al 22 settembre si terrà la Settimana europea per la mobilità che, giunta ormai all'edizione numero 19, rappresenta un appuntamento fisso nell'agenda di milioni di cittadini dell'Unione.
L'obiettivo di quest'anno è ambizioso e ben riassunto nel manifesto dell'iniziativa: emissioni zero, mobilità per tutti. Una rappresentazione concreta del cosiddetto "Green new deal" europeo, il vasto piano di investimenti che dovrebbe rendere l'Unione Europea carbon neutral, ossia neutrale da un punto di vista di impatto sul clima, entro il 2050.
Dal 22 settembre all'8 ottobre, invece, si terrà il Festival dello sviluppo sostenibile. Alla sua quarta edizione, il Festival promosso dall'Asvis è la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

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