Giovani, la missione apre. Ricomincia, da questa domenica, il percorso per 18-35enni “Viaggiare per condividere”

Ricomincia, da questa domenica, il percorso per 18-35enni “Viaggiare per condividere”. «Scelta coraggiosa che permette di allargare i confini di testa e cuore». Per poi partire, in diversi modi

Giovani, la missione apre. Ricomincia, da questa domenica, il percorso per 18-35enni “Viaggiare per condividere”

Il Centro missionario diocesano, in collaborazione con l’ufficio di Pastorale dei giovani e alcuni istituti religiosi presenti in Diocesi, propone anche quest’anno, per i giovani fra i 18 e i 35 anni, l’itinerario annuale “Viaggiare per condividere”.

«Seguire questo percorso – afferma Giorgio Romagnoni, collaboratore del Cmd – apre la mente alle diversità, ti mette nei panni dell’altro, aiuta a cambiare punto di vista. È una scelta coraggiosa, che però poi permette di allargare i confini di testa e cuore. Arricchisce molto la nostra identità che è solitamente delineata sulle nostre origini e radici: parlare di temi legati alla missione e fare poi un’esperienza di viaggio invece ti aprono all’altro, ti allenano a trovare le difficoltà che ci sono anche nelle nostre comunità e soprattutto ti fanno scorgere altri tipi di ricchezze, quelle che dai per scontate, quelle più semplici, ma vere».

Un percorso che va da dicembre a maggio, un incontro al mese; il primo si tiene sabato 12 dicembre dalle 16 alle 18, presso la Sma-Società Missioni Africane di Feriole (via Vergani 40), per introdurre la proposta, poi a gennaio e febbraio (il 23 e il 20) si affrontano le dinamiche delle conoscenze e il senso del viaggiare. A marzo invece si parla dell’interculturalità e di diritti umani; poi una proposta di spiritualità in cammino insieme alla Pastorale dei giovani, quindi ci si avvicina al tema del viaggio con le testimonianze dirette e la Festa della missione (il 22 maggio).
Le prime tappe affrontano quindi temi di carattere generale, nelle ultime invece per chi sceglie di partire si approfondisce la conoscenza del Paese che si visiterà, oppure, per chi sceglie il percorso solo come opportunità formativa, si continua con altre tematiche generali. «Il viaggio corona il percorso – sottolinea Romagnoni – ma non sempre si sceglie di partire. I giovani che hanno già seguito la proposta ci dicono che scegliere di partire è come fare un salto e perdere l’equilibrio e la stabilità della propria frenesia, metti in discussione le certezze per aprirti all’ignoto, oltrepassi i confini geografici per allargare i confini della mente e del cuore. Ma viaggiare lo si fa in tanti modi e il percorso stesso, gli incontri con i diversi relatori, è già un viaggio».

Obiettivo è anche quello di tessere delle relazioni, stare insieme: «I partecipanti hanno esperienze e sensibilità
diverse. C’è chi è “in ricerca”, chi vuole avvicinarsi a un percorso di “primo approccio” al mondo missionario e alla missionarietà, chi è già impegnato in qualche servizio e cerca un approfondimento o chi vuole vivere un’esperienza estiva di viaggio per conoscere una realtà missionaria. Tante sfaccettature, ricordando sempre che siamo rappresentanti di una comunità e quando torniamo o concludiamo il percorso possiamo seminare ciò che abbiamo raccolto ». Per ulteriori informazioni: cmd.viaggiare@diocesipadova.it

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