Giovani nella terra di Gesù. Il pellegrinaggio in Terra Santa dell'Azione Cattolica vicariale di Selvazzano

L'Azione cattolica del vicariato di Selvazzano dentro organizza nel periodo estivo, un pellegrinaggio per i giovani in Terra Santa: un'occasione per riscoprire le radici della nostra fede. "È un'occasione che non voglio farmi scappare. La mia fede crescerà".

Giovani nella terra di Gesù. Il pellegrinaggio in Terra Santa dell'Azione Cattolica vicariale di Selvazzano

L’Azione cattolica del vicariato di Selvazzano Dentro si sta preparando per il suo pellegrinaggio: dal 13 al 19 agosto avrà come meta la Terra Santa. Le circa 45 persone che partiranno – tra sacerdoti accompagnatori, educatori e giovani partecipanti – saranno guidate per la parte storico-culturale da don Elio Girotto, sacerdote della diocesi di Treviso che ha già accompagnato diversi gruppi in esperienze analoghe. A curare la parte più “spirituale” saranno don Daniele Cognolato e don Alessandro Fusari, assistenti vicariali di Ac.

Il viaggio avrà principalmente tre tappe: la visita a Nazareth (nell’antica regione della Galilea), Betlemme e la città di Gerusalemme (in Giudea). «Vorremmo che questo viaggio così particolare portasse i partecipanti a sperimentare e “toccare con mano” la concretezza del messaggio di Gesù – afferma Gianluca Rizzardi, presidente dell'Ac vicariale, tra gli organizzatori del viaggio – che attraverso la sua incarnazione ha assunto la storia del mondo e quella personale di ognuno di loro. Desideriamo quindi condurre questi giovani pellegrini a fare un’esperienza di fede attraverso il percepire che Gesù “cammina” a fianco di questi ragazzi: saranno chiamati a vivere una “seconda cresima” per confermare il loro credo e rinnovarne le motivazioni profonde. Sarà anche l’occasione per conoscere nuovi amici, camminando e pregando insieme».

La proposta rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni ha finora diversi iscritti che si stanno preparando attraverso incontri di formazione e momenti di convivialità. Tra le prime a dare l’adesione c’è Giulia: «Questa è un’occasione che non voglio farmi scappare: penso sia ancora più significativo vivere un’esperienza del genere alla mia giovane età. Sono tre le motivazioni che mi hanno spinto a partecipare: innanzitutto penso che la mia fede si rafforzerà nel vedere di persona i luoghi in cui Gesù ha vissuto e nel comprendere meglio la cultura in cui è nato e cresciuto; poi sarà un’esperienza di gruppo quindi ci sarà la possibilità di conoscere nuove persone e consolidare vecchie amicizie. Inoltre ciò che mi ha spinto a partecipare è la mia curiosità nel constatare come a Gerusalemme possano coesistere le tre grandi religioni monoteiste».

L’equipe di educatori di Ac con i sacerdoti che organizza il viaggio ha pensato di attivare delle iniziative per il suo parziale finanziamento in modo tale che i partecipanti siano aiutati sotto l’aspetto economico: i banchetti con la vendita di dolciumi, l’animazione di matrimoni, le feste e gli eventi accompagnati dal coro vicariale dei giovani, l’organizzazione di cene e l’animazione di momenti ludici, la distribuzione di volantini pubblicitari. Poi le proposte “adotta un giovane pellegrino” oppure “affida un’intenzione di preghiera”: insomma, sono molteplici le possibilità per sostenere l’iniziativa.

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