Gli Auguri dell'Azione Cattolica. Custodiamo la vita nuova che il Signore ci dona

Cari amici, le sere di Avvento si stanno facendo gradualmente più lunghe, ma presto ci alzeremo rivestiti di luce, presto nuovamente un Bambino nascerà per noi. La gioia del Natale si avvicina nel silenzio della notte, mentre l’attesa prepara i nostri cuori all’accoglienza.

Gli Auguri dell'Azione Cattolica. Custodiamo la vita nuova che il Signore ci dona

Questo rifiorire della speranza è preparato e popolato: sono tante le persone silenziose ma decisive che giorno dopo giorno ci stanno aiutando ad attraversare la notte costruendo pazienza, fiducia e corresponsabilità.

Alzando lo sguardo su queste figure scorgiamo anche «san Giuseppe, l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà» (papa Francesco, lettera Patris Corde, 8 dicembre 2020).

Ascoltiamo la storia di Giuseppe, che ha amato Gesù con cuore di padre, tenendolo per mano nel cammino lungo del suo diventare uomo. Osserviamo Giuseppe, uomo giusto, capace di passare con cuore largo attraverso situazioni non risolte, attraverso sentieri più grandi della stessa legge. Camminiamo con Giuseppe, uomo che ha sognato con Dio, scoprendosi fedele a una chiamata più alta dei suoi stessi sogni. Impariamo da Giuseppe, uomo coraggioso perché capace di prendere con sé la fragilità e la tenerezza, custodendo la vita nuova che Dio ci dona. Gustiamo la bellezza di Giuseppe, uomo innamorato, sposo mite di Maria in una società in cui la violenza era norma. Seguiamo Giuseppe, padre di Gesù senza aggettivi, padre modello di umanità e di misericordia, ombra del Padre celeste. «Padri non si nasce, lo si diventa. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti».

Anche nell’esperienza associativa, che in tanti modi ci porta a prenderci cura gli uni degli altri, possiamo dire anche noi con l’apostolo Paolo «Figli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore finché Cristo non sia formato in voi!» (Gal 4,19)

Cristo nasca in noi e in voi, buon Natale!

la presidenza dell’Ac di Padova

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