Graticolato e Crocifisso. Due esperienze offrono cammini di condivisione e crescita agli over 65

Nel vicariato del Graticolato e nella parrocchia del Santissimo Crocifisso a Padova le proposte estive sono rivolte anche agli anziani. A Covolo di Crespano si è appena conclusa un'esperienza intensa e ricca per 63 Adultissimi dai 65 anni in su. Ad Albino, in provincia di Bergamo, invece, a fine luglio hanno soggiornato 25 persone della parrocchia di via Pietro Bembo. Due esperienze diverse che fanno emergere la vitalità, ma soprattutto l'importanza delle relazioni anche in questa fascia d'età, basilari per superare momenti di sconforto e di solitudine. 

Graticolato e Crocifisso. Due esperienze offrono cammini di condivisione e crescita agli over 65

Gli anziani possono essere generatori? Di relazioni, nuovi modi di vivere, nuovi incontri, di atteggiamenti negativi che vengono rigenerati e diventano positivi? La proposta di campo scuola che il vicariato del Graticolato fa alla cosiddetta “terza età” è proprio su questa scia, seguendo gli orientamenti del percorso formativo per gruppi adulti dell’Azione cattolica, intitolato per l’appunto Generatori. Così dal 26 agosto ben 63 adulti dai 65 anni in su si stanno mettendo in gioco in una esperienza, al Covolo di Crespano, che nulla ha a che fare con i soggiorni climatici spesso organizzati per questa fascia d’età.

«Gli anziani sono una risorsa – afferma con decisione Liviana Gonzales, responsabile per il vicariato del Graticolato del Gruppo Adultissimi – Lo sono per loro stessi, per la famiglia e per la comunità. Quindi non devono sentirsi relegati in secondo piano, hanno un’esperienza e un vissuto che deve essere messo a disposizione degli altri. È vero, come nonni aiutano molto nella gestione familiare, ma devono volare alto. Devono soprattutto cogliere le negatività e rigenerarle in positività». Durante il campo le attività legate al tema conduttore, “generatori”, sono state sviluppate in diverse sfaccettature: l’ascolto, l’accoglienza, il discernimento e la testimonianza. «Prima una relazione – continua Liviana Gonzales – poi i partecipanti, divisi in gruppetti, rielaborano quanto emerso. Gli anni scorsi abbiamo lavorato con testi o spezzoni di film, quest’anno invece abbiamo voluto provocarli con le opere d’arte, accostando i concetti a quadri di Velasquez, Van Gogh, Mantegna. Il lavoro continua alla sera perché il gruppo si metta ulteriormente alla prova rielaborando il materiale della giornata con scenette teatrali».

Un campo estivo vero e proprio quindi, quello che si conclude in questi giorni, che ha alle spalle ben 19 anni di esperienza e che vede ogni anno aumentare il numero di partecipanti. Un’esperienza arricchente anche dal punto di vista delle relazioni, proprio come la proposta fatta dalla parrocchia del Santissimo Crocifisso a Padova. A fine luglio, 25 persone hanno trascorso alcuni giorni ad Albino, in provincia di Bergamo, nella casa di spiritualità della comunità dehoniana. Un’esperienza più tradizionale, con uscite culturali organizzate al mattino e pomeriggi liberi per leggere, passeggiare nel parco della casa, risposare, chiacchierare. «Un gruppo molto affiatato – racconta padre Riccardo Regonesi, dehoniano ex missionario ora ad Albino, che ha seguito gli anziani durante il soggiorno – Si conoscono, sanno come interagire l’uno con l’altro. Un gruppo che ha accolto con entusiasmo tutte le proposte che abbiamo fatto, ma a parte le tante attività organizzate, quella principale, per loro, è lo stare insieme. Si sorreggono a vicenda, nessuno pensa solo a se stesso. Condividono le difficoltà, la fatica degli anni che avanzano, situazioni familiari difficili».

È ormai quasi un gemellaggio, quello fra la parrocchia padovana e Albino: il soggiorno infatti viene organizzato da diversi anni, ma le attività continuano anche durante l’anno. Ogni mercoledì, dopo la messa delle 16, il "Gruppo amicizia" si ritrova in patronato. «Si crea un clima di fraternità – afferma padre Mauro Pizzighini, parroco del Crocifisso – sono esperienze importanti, quella estiva e anche quella settimanale: per chi è vedovo da poco aiuta a superare il trauma, chi è più in salute sostiene chi ha più acciacchi. Ritrovarsi insieme li fa sentire più vivi, condividono, si sfogano».

Perché, alla fine, è la solitudine la condizione più dolorosa e complessa da gestire. Diventa allora basilare il sostegno reciproco, la rete che si crea, il ritrovarsi insieme. «Condividere e avere relazioni – conclude Liviana Gonzales – essere aperti. Diventare generatori di nuove proposte grazie proprio all’incontro, uscendo di casa per investire il tempo e le risorse impegnandomi, rimettendomi in gioco, rispolverando valori e potenzialità».

Lungo l'anno, l'interazione con i gruppi giovani

Nel vicariato del Graticolato, e in particolare a Villanova di Camposampiero, il Gruppo Adultissimi si incontra tutto l’anno. Ogni parrocchia gestisce gli incontri seguendo gli orientamenti proposti dall’Azione cattolica. «Il campo estivo – sottolinea Liviana Gonzales – dà il via al lavoro del nuovo anno. A Villanova c’è anche una bella interazione con i gruppi giovani: questo scambio fra generazioni dovrebbe essere un obiettivo per tutte le parrocchie».

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