Gruppi di discernimento sinodale. Partecipi del futuro della Chiesa

Gruppi di discernimento sinodale. Oltre 600 quelli già costituiti, ma è ancora possibile – per i moderatori – registrarsi nel sito dedicato al Sinodo diocesano, anche oltre la data fissata del 15 settembre. Don Voltan: «Un particolare invito è rivolto agli operatori pastorali»

Gruppi di discernimento sinodale. Partecipi del futuro della Chiesa

C’è ancora tempo per iscriversi come moderatori ai Gruppi di discernimento sinodale, chiamati a confrontarsi su uno dei 14 temi del Sinodo diocesano. «Abbiamo fissato una data, il 15 settembre – spiega don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale e coordinatore della Segreteria del Sinodo – ma le parrocchie stanno riprendendo ora le attività dopo la pausa estiva e sappiamo che riattivarsi è sempre laborioso. Questa data, quindi, è indicativa: c’è possibilità di iscriversi anche dopo il termine. È importante che più persone accolgano questa opportunità. L’esperienza del Sinodo non è altra o laterale rispetto alle attività che si vivono in parrocchia, ma vorrebbe essere esperienza sostanziale. Le parrocchie possono sentirla e proporla come qualcosa di costitutivo, inerente la pastorale e non come un evento opzionale». Come funzioneranno i Gruppi di discernimento sinodale? Sono previsti tre incontri, fra ottobre e dicembre, con trasversalità di presenze, appartenenza, sensibilità, impegno parrocchiale ed età coinvolte. Questo mix di aspetti rende gli incontri più diversificati e ricchi. Tre i verbi sui quali si andrà a riflettere e confrontarsi, sulla base di schede dettagliate: riconoscere, interpretare e scegliere. «Il lavoro è impostato – continua don Voltan – in modo che poi ogni gruppo possa portare delle proposte specifiche, precise, definite da presentare all’assemblea sinodale. Il metodo delle schede garantisce di arrivare ad un buon esito». Al momento sono oltre 600 i gruppi sinodali iscritti provenienti da 200 parrocchie delle diocesi su 459 totali. Ci sono parrocchie che hanno scelto di coprire tutti i 14 temi proposti con 14 moderatori, altre con un minor numero di moderatori. Nel complesso la scelta dei temi è già ben equilibrata: tra i più scelti c’è il bisogno di spiritualità, le famiglie e i giovani, altri hanno meno preferenze, ma nessuno è scoperto.

«Credo sia importante che gli operatori pastorali delle parrocchie, impegnati nella catechesi, liturgia, carità o in patronato si sentano coinvolti perché nel Sinodo si definiscono prospettive e scelte della nostra Diocesi per il futuro. Mentre l’anno scorso si era puntato maggiormente su un ascolto un po’ estroverso, e quindi gli operatori pastorali forse si sono sentiti meno coinvolti, quest’anno è la loro voce a essere importante e decisiva, perché con il loro servizio hanno già la consapevolezza di scelta e di cammino messi in atto, di cosa va rivisto, rinnovato o riformato».

È importante anche che l’esperienza dei gruppi di discernimento venga percepita come centrale nella vita parrocchiale: «È occasione che permette di mettersi tutti in ascolto del Signore, che è il senso del discernimento – conclude don Voltan – Puntare sui gruppi diventa anche un buon investimento relazionale: una parrocchia con più gruppi di discernimento crea una tessitura di relazioni significativa, stimolante, interessante. Si vive un’esperienza comunitaria di discernimento e la presenza di più gruppi innesta una grande circolarità di incontro in parrocchia».
Iscrizioni nel sito https://gds.diocesipadova.it

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