I 1.500 ministri straordinari della comunione si ritrovano sabato 21 maggio all'Opsa

Per la prima volta in Diocesi si ritrovano insieme i 1.500 ministri straordinari della comunione. Appuntamento sabato 21 maggio nella Chiesa dell’Opsa

I 1.500 ministri straordinari della comunione si ritrovano sabato 21 maggio all'Opsa

La prima assemblea diocesana dei ministri straordinari della comunione non può certo passare inosservata, sia per i laici potenzialmente coinvolti – sono circa 1.500 che svolgono questo ministero nella Chiesa di Padova – sia perché è appunto una “prima”. «Da tempo – afferma don Gianandrea Di Donna, direttore dell’Ufficio diocesano per la liturgia, realtà promotrice e organizzatrice dell’evento – su suggerimento del vicario per la pastorale, don Leopoldo Voltan, abbiamo considerato la possibilità di un’assemblea diocesana per chi presta questo servizio, in analogia con ciò che già da tempo si fa nella nostra Diocesi per altri ministeri laicali». Con la riapertura degli spazi di aggregazione è stato quindi possibile realizzarla.

L’assemblea, che si terrà sabato 21 maggio dalle 9 alle 12.30 nella chiesa dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio a Sarmeola, ha lo scopo di «favorire lo spirito ecclesiale di questo ministero – afferma don Di Donna – Se ogni parrocchia vive questo servizio secondo condizioni e necessità che le sono proprie, è altresì necessario che questo ministero, a servizio del “tesoro” della Chiesa, l’eucaristia, brilli anche per uno stile il più ecclesiale possibile, manifestando la comunione della Chiesa». Ed è per questo che nel corso dell’incontro «rifletteremo sull’essere Chiesa nell’approssimarsi del nostro Sinodo diocesano».

Nella mattinata del 21 ci sarà una prima relazione tenuta da mons. Roberto Ravazzolo, direttore dell’Opsa, sulla teologia eucaristica dei Padri della Chiesa; seguirà l’intervento di don Di Donna sul tema “Eucaristia quale forma ecclesiæ” e poi le domande e considerazioni dei laici presenti.

In conclusione verrà rivolta ai ministri una proposta pastorale dal titolo “Inviati dal Risorto nel giorno della Chiesa” per collegare la giornata del 21 maggio con l’inizio del Sinodo diocesano. Infatti, nel corso della messa di apertura, domenica 5 giugno, solennità della Pentecoste, il vescovo Claudio consegnerà a un gruppo di ministri straordinari della comunione il pane eucaristico consacrato, perché venga portato ad alcuni infermi.

I ministri si occupano, infatti, anche della pastorale degli infermi, aiutando i presbiteri a raggiungere le case dei malati perché possano nutrirsi dell’eucaristia. Più in generale il servizio prestato da questi laici è nella liturgia eucaristica – soprattutto domenicale – in particolare in quel momento dove avviene la distribuzione dell’ostia consacrata.

Sono chiamati ad aiutare i «ministri ordinari (presbiteri e diaconi che possono essere pochi o in difficoltà per ragioni di salute o di età avanzata) in questa mansione, quando il numero dei fedeli è considerevole» afferma don Di Donna. Per accedere a questo ministero così importante per la Chiesa d’oggi – anche considerando la diminuzione del numero di sacerdoti – è necessario che i candidati (che si distinguono per la fede, l’esemplarità di vita, la notorietà e la “buona fama”) vengano individuati dai parroci e partecipino a un corso di preparazione.

Dopo una serie di incontri e la valutazione dell’idoneità, l’Ordinario diocesano affida ai parroci la facoltà di istituire i nuovi ministri con un rito liturgico. Il ministro inizia il suo servizio della durata di cinque anni rinnovabili, esclusivamente nel territorio della propria parrocchia. I laici già istituiti hanno una formazione permanente annuale – proposta dall’Ufficio diocesano per la liturgia – con conferenze, ritiri spirituali, adorazione eucaristica e altri appuntamenti. Da quest’anno si è aggiunto anche un mese interamente dedicato alla formazione liturgica (“Gennaio alla liturgia”) che ha visto la partecipazione di un numero cospicuo di questi laici. Per informazioni: ufficioliturgia@diocesipadova.it

In Diocesi

La Chiesa ha istituito
i ministri straordinari della comunione con l’istruzione Immensæ caritatis del 29 gennaio 1973, promulgata durante il pontificato di san Paolo VI dalla Sacra congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Nel registro della Diocesi di Padova, a proposito dei ministri incaricati di questo servizio, è indicato al numero uno M. De Meda istituito
il 31 marzo 1988 nella parrocchia di Zanè. Oggi nella nostra Diocesi sono circa 1.500 i laici che prestano questo servizio, con un’età che normalmente è al di sopra dei quarant’anni ma non mancano comunque giovani poco più che ventenni.

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