I percorsi di preparazione al matrimonio. Centrati soprattutto sulla fede

Li chiamavamo “corsi fidanzati”: ora diamo nomi diversi alle proposte di preparazione alla celebrazione del sacramento del matrimonio.

I percorsi di preparazione al matrimonio. Centrati soprattutto sulla fede

Il cambiamento non è solo nominale. Abbiamo compreso il valore di passare dai contenuti teorici a un itinerario che accompagni il cammino delle coppie e calibrando maggiormente gli obiettivi nell’ottica della fede, piuttosto che nell’offerta di tanti “Bignami” su tematiche utili agli sposi. I curatori non sono più soltanto i singoli parroci: insieme a loro ci sono anche delle coppie sposate. Sono cambiate le caratteristiche, l’età e lo stile di vita di quanti si avvicinano al sacramento e più evidenti la finalità spirituale e la dimensione comunitaria delle proposte.

«Cari fidanzati, abbiate il coraggio di essere differenti, non lasciatevi divorare dalla società del consumo e dell’apparenza. Quello che importa è l’amore che vi unisce, fortificato e santificato dalla grazia» scrive papa Francesco in Amoris laetitia (212). La richiesta del papa ai fidanzati di concentrarsi maggiormente sull’amore rispetto agli «inviti, i vestiti, la festa e gli innumerevoli dettagli» rimbalza sulle comunità chiedendo loro di ripensare il modo con cui accompagnano le coppie al giorno delle nozze. Forti della riflessione ecclesiale è anzitutto necessario approfondire il significato del sacramento del matrimonio così da aiutare le coppie a camminare verso «un ideale teologico del matrimonio» che non sia «troppo astratto, quasi artificiosamente costruito, lontano dalla situazione concreta e dalle effettive possibilità delle famiglie così come sono» (AL 36).

La preparazione al matrimonio, piuttosto, è chiamata a favorire «un cammino dinamico di crescita e realizzazione» (AL 37), dove la coppia riscopre la gioia di camminare nella relazione e nella fede, si fa attenta all’esercizio del discernimento e si riconosce segno dell’amore di Dio nella Chiesa e nel mondo. In questo senso diventa opportuna la presenza in ogni comunità di alcuni sposi che si prendano a cuore «le coppie che chiedono di celebrare le nozze cristiane, accompagnandole assieme al parroco a vivere questo passaggio in profonda relazione con la propria comunità» (Claudio vescovo, Sposi nel Signore. Nota pastorale, 2018). 

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