Il Natale di Riad Zabadneh, medico siriano. «Che ci sia pace e giustizia in tutto il mondo»

Siria. Il Natale secondo Riad Zabadneh, direttore sanitario dell’ambulatorio della Caritas di Padova

Il Natale di Riad Zabadneh, medico siriano. «Che ci sia pace e giustizia in tutto il mondo»

Il Natale è sentito anche in molti paesi in cui i cristiani sono una minoranza. Il dott. Riad Zabadneh, direttore sanitario dell’ambulatorio Caritas di Padova, pur trovandosi in Italia da tanti anni, è nato e cresciuto in Siria. «Il Natale nel mio Paese è una festa di Stato – racconta – perché la Siria è composta da diverse comunità: la maggioranza è musulmana, ma ci sono anche cristiani cattolici, protestanti, ortodossi e armeni, ed è presente pure la comunità ebraica». «I musulmani non festeggiano – precisa il dott. Zabadneh – ma come i cristiani vanno a fare gli auguri ai musulmani nei giorni delle loro feste, così i musulmani a Natale si recano dai cristiani per fare gli auguri». Il Natale, per chi lo celebra, resta lo stesso, che sia una festa “di maggioranza” o una fiaccola di testimonianza “di minoranza”. Per Zabadneh – che da volontario ogni settimana uno o due giorni presidia l’ambulatorio Caritas – i problemi della Siria derivano dalle tensioni politiche e dall’embargo nel quale il Paese si trova da molti anni, con annessa inflazione record e povertà. «Per questo Natale – continua – mi auguro che migliorino le relazioni tra i Paesi, dato che rischiamo sempre più una terza guerra mondiale: preghiamo Dio che non avvenga e che ci sia pace e giustizia in tutto il mondo».

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