Il desiderio cresciuto nel servizio pastorale. Domenica 10 Giorgio Berton e Pietro Ventura sono ordinati diaconi permanenti

Pietro Ventura e Giorgio Berton il 10 gennaio in Cattedrale a Padova diventeranno diaconi: un lungo percorso li ha condotti sino a questo importante passaggio. 

Il desiderio cresciuto nel servizio pastorale. Domenica 10 Giorgio Berton e Pietro Ventura sono ordinati diaconi permanenti

Era il 10 giugno 2017 quando Giorgio Berton e Stefano Ventura presentavano ufficialmente, nel Duomo di Cittadella, la domanda di ammissione tra i candidati al diaconato permanente. Di tempo ne è trascorso da quella data che ha dato l’avvio per ognuno di loro a un percorso che li ha condotti sino a ciò che si accingono a vivere domenica 10 gennaio alle 16 in Cattedrale a Padova: l’ordinazione diaconale per le mani del vescovo Claudio.

Giorgio Berton, classe 1963, è nato e cresciuto a Cittadella; risiede con la sua famiglia nella frazione di Santa Maria ed è sposato con Francesca con cui ha due figli, Francesco e Annalisa. Di professione tecnico della prevenzione presso l’ospedale di Cittadella, ha saputo conciliare la sua attività lavorativa con il servizio di ministro straordinario della comunione presso la cappellania dell’ospedale stesso, servizio che svolge da molti anni.

«Ho iniziato il mio cammino di formazione verso il diaconato già nell’autunno 1995 – afferma Giorgio – iscrivendomi al corso di laurea triennale in teologia e partecipando ai vari incontri formativi proposti dalla comunità diaconale di Padova. È stato un periodo proficuo per capire se ero adatto a questo ministero». Giorgio ha profuso molte energie nella comunità parrocchiale di Santa Maria impegnandosi in vario modo: nel consiglio pastorale, nella catechesi dei ragazzi e degli adulti.

Inoltre, ha svolto tre anni di esperienza pastorale nella parrocchia di Villa del Conte seguendo la Caritas. In vista del diaconato afferma che «sto vivendo questi giorni con gioia e serenità in quanto sono grato a Dio, confido il lui». Una volta diacono Giorgio si metterà a servizio della chiesa locale per poter «contribuire alla diffusione del vangelo, sarò a disposizione del vescovo che mi invierà dove ne vedrà la necessità».

Pietro Ventura, classe 1966, originario di Mondavio in provincia di Pesaro Urbino, abita a Cittadella con la sua famiglia composta dalla moglie Laura e due figli naturali, Francesco e Filippo, oltre che un figlio «rigenerato nell’amore», Marco accolto dalla coppia appena sposati. Nei 24 anni di matrimonio i coniugi Ventura hanno fatto esperienze di affido familiare. Pietro lavora nella comunità Papa Giovanni XXIII di cui è membro con la moglie Laura vivendone gli ideali: uno stile di vita povero, nella preghiera e nella fraternità, condividendo la vita con gli ultimi. Ha desiderato il diaconato sin da giovane: alcuni diaconi conosciuti l’avevano ispirato a coltivare questo desiderio. È stato un percorso lungo, anni di studio della teologia e formazione con la comunità diaconale di Padova. «Ho vissuto il tempo di preparazione al diaconato – racconta Pietro – con un atteggiamento di fede nella concretezza della carità verso i poveri e nella preghiera: un percorso che mi ha portato “a stare sul pezzo” come dice mia moglie Laura». In quest’ultimo periodo, avendo contratto il virus assieme alla sua famiglia, Pietro afferma: «Sto affrontando questa prova nell’abbandono a Lui, mettendo tutto nelle mani del Signore».

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