Il sostegno della Fondazione ”Aiuto alla Chiesa che soffre”. Nigeria e Siria: tra persecuzioni, povertà e pandemia

Se fino allo scorso anno persecuzione e povertà affliggevano le comunità cristiane di molti Paesi, tra i quali Nigeria e Siria, oggi gli stessi stanno vivendo una realtà ancor più drammatica perché aggravata dalla pandemia di Coronavirus.

Il sostegno della Fondazione ”Aiuto alla Chiesa che soffre”. Nigeria e Siria: tra persecuzioni, povertà e pandemia

Nel Nordest della Nigeria i cristiani, vittime innocenti di massacri perpetrati nell’indifferenza delle potenze occidentali e dei media, vivono in un clima di assoluta incertezza e insicurezza. Vescovi, sacerdoti e suore si prendono cura dei vivi e dei morti, sono lì, convivono con il terrore, confortano migliaia di vedove e orfani, accolgono gli sfollati e sostengono i fedeli fortemente traumatizzati. Compiono sforzi immani animati dalla loro fede in Cristo anche dove, alla tragedia della ferocia terroristica, si è aggiunta quella del Covid. Nel Paese il numero dei casi dichiarato non è reale, la pandemia sta destabilizzando l’economia e a soffrirne sono i più vulnerabili. Don Joseph Fidelis, della Diocesi di Maiduguri, riferisce di un’assistenza sanitaria inefficiente e di come il Covid abbia accentuato il livello di povertà. Le scorte di cibo sono ormai insufficienti, in molti hanno perso i propri cari e ciò ha accresciuto la paura e la disperazione. Per le donne sfollate, spesso oggetto di violenza domestica e di sfruttamento sessuale, la vita è un peso, hanno perso ogni speranza... Emblematica è la storia di Cecilia che a 44 anni, madre di tre figli, ha vissuto gli ultimi sei da sfollata, tra paura e orrori. Senza aiuto e protezione dallo Stato, aveva deciso di ritornare nel proprio villaggio controllato dai terroristi di Boko Haram. Venuto a conoscenza dei suoi intenti e della sua grave malattia renale, don Joseph è riuscito a fermarla e a ricoverarla perché ricevesse cure adeguate. La pandemia ha poi esaurito le risorse che era riuscita a racimolare e Cecilia è ricaduta nello sconforto quando la figlia, fortemente anemica, avrebbe dovuto fare trasfusioni continue che lei non poteva assicurare. Per Don Joseph «le donne portano sulle spalle un peso enorme che non tutte riescono a sostenere. Grazie alla fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” sono previsti progetti per il sostegno di donne e bambini mentre continua l’invio di pacchi alimentari. Il nostro obiettivo è coltivare nel cuore della nostra gente il seme della speranza, Dio è con noi!».

In Siria, dopo nove anni di guerra, con le nuove sanzioni e l’epidemia di Covid, l’economia è sull’orlo del baratro e la popolazione è allo stremo. La disoccupazione ha raggiunto tassi altissimi e la gente è sempre più povera e non più in grado di soddisfare i bisogni primari. La paura del Covid è tanta, le strutture sanitarie sono fatiscenti ma la fame supera ogni timore. Suor Annie Demerjian, della congregazione delle Suore di Gesù e Maria di Damasco, partner della Fondazione Acs afferma: «Il dolore del nostro popolo è lancinante. Con i collaboratori cerchiamo di raggiungere gli ultimi ed è una gioia incontrarli, spesso sono soli e abbandonati a se stessi, e il loro sorriso ci ripaga di ogni fatica. Sanno che senza l’aiuto dei benefattori di “Aiuto alla Chiesa che soffre” non riusciremmo a sostenerli e ci chiedono sempre di recitare insieme una preghiera per loro».

La guerra in Siria non è ancora finita «la sofferenza dei bambini di Aleppo colpisce il cuore – continua suor Annie – alle famiglie, oltre ai pacchi viveri e un aiuto economico per l’affitto, consegniamo materiale scolastico e presidi sanitari. Al nostro arrivo i piccoli, nati e cresciuti sotto i bombardamenti, ci accolgono con gioia e ciò non manca di stupirci! Siamo grati alla Fondazione per quanto sta facendo. Dio la benedica». 

Suor Annie e i suoi collaboratori ogni giorno incontrano i più sofferenti per trasmettere loro l’Amore di Dio perché guariscano dalle ferite del corpo e dell’anima.  “Aiuto alla Chiesa che soffre”, grazie al sostegno dei suoi benefattori, continua a inviare aiuti ai cristiani in Siria per sostenerli e donare loro la speranza di un futuro migliore.

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