Ipnosi del peccato, epifania di misericordia. Esercizi spirituali sul Vangelo di Luca di don Danilo Zanella

Buon cammino con san Luca. Si apre così, in terza di copertina, la presentazione del volume Ipnosi del peccato, epifania di misericordia. Esercizi spirituali sul Vangelo di Luca di don Danilo Zanella (pagg. 299, Efi-Edizioni francescane italiane, 15 euro). Può diventare utile strumento per un corso di esercizi spirituali oppure supportare le omelie dell'anno C.

Ipnosi del peccato, epifania di misericordia. Esercizi spirituali sul Vangelo di Luca di don Danilo Zanella

«La conoscenza della Parola – sottolinea l'autore – ci fa incontrare Cristo che può davvero donarci sapienza e potenza per essere in missione quali testimoni a tempo pieno. “Colui che non conosce le Sacre Scritture, non conosce la potenza di Dio, né la sua sapienza. Ignorare le Scritture significa ignorare Cristo” affermava san Girolamo. Alla luce del Vangelo, dobbiamo riconoscere che tante volte siamo stati o siamo vittime dell’ipnosi del peccato, ma per grazia di Dio, soccorsi da una immeritata e provvidenziale epifania di misericordia del Signore, che l’evangelista Luca mette in evidenza nel suo Vangelo».

Il volume presenta 37 meditazioni biblico-spirituali su tutto il Vangelo di Luca, intercalate da testimonianze e scritti di grandi maestri di Spirito come sant’Agostino, sant'Ignazio di Lojola, santa Teresa d’Avila, san Giovanni della croce, santa Teresa di Lisieux, santa Benedetta Teresa della Croce-Edith Stein, san Francesco e tanti altri santi o uomini di pensiero che hanno seguito Cristo Gesù in maniera brillante.

E ogni singola meditazione è suddivisa in sette parti, come fossero «sette note musicali del Vangelo».

«È un regalo per presbiteri, consacrati e laici – sottolinea don Zanella – per immergersi nel testo evangelico in un clima contemplativo e diventare più qualificati ed efficaci nell’annuncio e nella catechesi. Il sussidio è adatto pure a chi ama crearsi il proprio “deserto” personale in famiglia. Per non avere il “fiatone” nella vita di ogni giorno e nell’attività pastorale dobbiamo crearci delle oasi spirituali, certi che è per l’anima ciò che il respiro è per il corpo. Possiamo partecipare a liturgie “sfarzose”, ma col rischio di non fare un’esperienza intima con il Signore».

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