Madonna dei Lumini alla Basilica del Carmine. Domenica 13 ottobre si rinnova la plurisecolare devozione

Tutta la città si riunisce per ricordare il prodigio nel 1576, mentre nel nord Italia infuriava la peste. Maria può aiutare Padova a sconfiggere le molte "pesti" che oggi affliggono la società

Madonna dei Lumini alla Basilica del Carmine. Domenica 13 ottobre si rinnova la plurisecolare devozione

Si rinnova domenica 13 ottobre la pluricentenaria devozione per la Madonna dei Lumini, venerata alla Basilica del Carmine, il centro della spiritualità mariana per la città di Padova. La memoria del prodigioso evento avvenuto il 12 ottobre 1576 è segno del legame tra Padova e la Vergine Maria, tanto che per secoli la sua celebrazione ha visto in prima fila le autorità cittadine civili e religiose, a simboleggiare, con la loro presenza, tutto il popolo di Padova.

La storia è ben nota: Padova, come tante città europee, era vittima in quel momento di una violenta epidemia di peste che stava decimando la popolazione. Il 12 ottobre 1576 Maria apparve nello stesso momento al superiore del convento dei Carmelitani, che allora reggeva la Basilica del Carmine, e al “prefetto” di allora, il capitano del popolo, che aveva sede, per l’appunto, in piazza Capitaniato. La richiesta fu la stessa: la Vergine chiese che l’affresco che la ritraeva in piazza Capitaniato venisse traslato in Basilica. Ci volle tutto il giorno per tagliare il muro: la cara immagine arrivò al Carmine di notte, accompagnato lungo il suo percorso dalle fiaccole e dai lumini dei padovani.

E i lumini restano accesi anche oggi: «Per tutto il giorno – annuncia il parroco del Carmine, don Alberto Peloso – l’altare sarà illuminato da centinaia di lumini, proprio in ricordo dell’apparizione di quattro secoli fa». Le messe saranno celebrate ogni ora dalle 8 alle 12, mentre al pomeriggio alle 17 e alle 19. Alla messa solenne delle 11, che sarà presieduta da don Marco Cagol, vicario episcopale per i rapporti con il territorio, è invitata, come sempre, la giunta comunale, il consiglio e tutti i dipendenti di Palazzo Moroni: «Quella della città è una voce che può chiedere a Maria di liberarci dalle tante “pesti” che appesantiscono la nostra società come individualismo, indifferenza, scarsa accoglienza e di aiutarci a coltivare il senso del bene comune, il gusto di costruire insieme una società più solidale, la capacità di lavorare gli uni per gli altri tenendo conto degli interessi di tutti».

La celebrazione della Madonna dei Lumini rappresenta per la comunità del Carmine la ripresa della vita parrocchiale dopo l'estate: «La nostra – conferma don Alberto Peloso – è una parrocchia molto viva, ricca di presenze e di attività». Tanti i gruppi presenti, dall’iniziazione cristiana agli accompagnatori degli adulti, fino al tempo della fraternità per i ragazzi delle medie, con tanti animatori e genitori disponibili a offrire il proprio servizio. E ancora la catechesi per gli adulti sul battesimo, il gruppo terza età “Lavoro e sorriso”, il gruppo lettori, le volontarie per le pulizie. La parrocchia può contare anche su una scuola dell’infanzia e con quattro suore elisabettine, protagoniste della vita comunitaria. «Quest’estate abbiamo avuto un grest con 130 ragazzi, 25 animatori e dieci adulti che si sono occupati della logistica. Che dire... siamo fortunati».

Thiene e Caltrano, veglia missionaria

I due vicariati vicentini si incontreranno martedì 15 ottobre alle 20.30 nella chiesa del Rosario a Thiene (accanto al Duomo) per la veglia missionaria in preparazione alla Giornata missionaria mondiale che si celebrerà domenica 20 in tutte le parrocchie.

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