Master in diritto delle migrazioni. Proteggere è un imperativo morale da “tradurre” anche giuridicamente

«Ogni migrante è una persona che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili. Proteggere questi fratelli e sorelle è un imperativo morale da tradurre adottando strumenti giuridici, internazionali e nazionali, chiari e pertinenti»

Master in diritto delle migrazioni. Proteggere è un imperativo morale da “tradurre” anche giuridicamente

Le parole di papa Francesco, più volte reiterate, sono una motivazione forte, uno sbocco di impegno serio per chi lavora con i migranti. È per questo motivo che si segnala il master di Diritto delle migrazioni, promosso dall’Università di Bergamo, che prepara persone capaci di agire con professionalità nell’ambito specifico del diritto delle migrazioni sia dal punto di vista teorico che pratico. Un’ottima opportunità anche per chi intende formarsi a distanza, dal momento che il tempo della pandemia porta a utilizzare le connessioni  informatiche per la maggior parte delle lezioni. Con un approccio multidisciplinare, che comprende le aree giuridica, scienze economiche e scienze sociali, il master – della durata di un anno – è realizzato in collaborazione con Oim (International Organization for Migration), Icmc (International Catholic Migration Commission) e Cir (Consiglio italiano per i rifugiati). Sono messe in palio dieci borse di studio; le iscrizioni sono aperte fino al 21 febbraio e le lezioni prendono avvio l’8 aprile. Maggiori informazioni si trovano sul sito www.sdm.unibg.it

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)