Mese del Seminario. Casa Sant'Andrea, un cuore che si allarga

Casa Sant’Andrea. In attesa di cambiare pelle e sede, fra qualche mese, si apre a tutti i giovani della Diocesi. È sì propedeutica al Seminario, ma non solo

Mese del Seminario. Casa Sant'Andrea, un cuore che si allarga

A pochi passi dalla porta mi imbatto nella scritta su pietra: «Dove abiti, Maestro?». Sono le parole di Andrea (Gv 1,38) che segue incuriosito Gesù dopo che il Battista gliel’aveva indicato. A quella domanda Gesù risponde: «Venite e vedrete». Andrea va, vede e si ferma. Ecco la ragione di una casa in Diocesi che porta il suo nome: una persona che trova Gesù perché qualcuno glielo indica, si mette a inseguirlo affascinato, vede dove dimora e decide di fermarsi e di rimanere con Lui. Casa Sant’Andrea (CSA) perciò ospita giovani che riconosciamo avere gli stessi movimenti e le stesse intenzioni dell’apostolo Andrea.

Casa di giovani e per giovani Proprio questa domenica inizio a vivere con quei giovani che si prendono un anno di tempo a CSA per fare chiarezza di fronte alla loro intuizione vocazionale al presbiterato. Un giovane, una giovane, porta con sé un desiderio profondo, a volte velato, a volte mimetizzato tra altri, a volte assopito, a volte colmato frettolosamente: il desiderio di trovare la propria strada, il proprio posto nel mondo, il campo in cui giocarsi, la missione per cui spendersi, la direzione verso cui camminare, ma soprattutto il desiderio di trovare la persona (la Persona) per cui donarsi e con cui dare senso al tempo che passa. Oggi questo desiderio fatica a farsi spazio, spesso rubato dall’ansia di apparire realizzati e vincenti, dal cuore e dal pensiero rivolti alla propria soddisfazione individuale, dalla ricerca solo del proprio benessere, dalla paura di un futuro incerto, dal perseguire sogni imposti da altri. CSA è un antidoto a tutto ciò.

Stupore per un Dio che chiama Quando una persona chiede di fermarsi in questa casa, perché sente che il Signore allarga il suo desiderio a qualcosa di più, al Vangelo, al mondo bisognoso di speranza e di amore, è difficile non provare stupore. CSA è il punto di osservazione privilegiato di come la fede in Gesù Cristo può smuovere un giovane. Per questo invito a visitarla, a frequentarla: qui i germogli di fede si vedono e danno grande consolazione e speranza!

Partenza, tappa e meta CSA non solo è l’anno “zero”, la “partenza”, il tempo propedeutico per la formazione del Seminario, ma da quest’anno diventa una possibile “tappa” per il cammino di ogni giovane. È infatti casa della pastorale dei giovani. Il segno è molto chiaro: don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio diocesano della Pastorale dei giovani, abita qui. Partiremo tra poco con una “tappa” particolare: un giovane potrà vivere qui per un mese con altri giovani, maschi e femmine: semplice quotidianità e un pizzico di spiritualità. Ci immaginiamo che CSA possa diventare anche “meta” per alcuni giovani che vivono passaggi importanti della loro vita: la quinta superiore, la fine della triennale o della specialistica all’università, i primi anni di esperienza lavorativa, l’inizio o la fine di una relazione affettiva.

In attesa di cambiare pelle ma non cuore Per quest’anno siamo ancora a Rubano (via Antonio Rossi, 2), ma il desiderio è quello di spostarci verso la città per poter incrociare la vita universitaria, per essere più riconoscibili e per condividere la vita di una parrocchia. Sacra Famiglia in Padova, dopo aver appreso la notizia del progetto, ha fatto un cammino di discernimento arrivando a riconoscersi disponibile ad accogliere CSA. Il progetto è rimandato ai prossimi
mesi, in attesa di alienare l’immobile, che intanto continuiamo ancora ad utilizzare parzialmente quest’anno. Perciò fra qualche mese cambieremo pelle, ma il cuore rimarrà bello vivo allargandosi sempre di più ai giovani di tutta la Diocesi.

Grazie

Un grande grazie va a don Silvano Trincanato, direttore di Casa Sant’Andrea per sette anni, per la passione, la competenza e il gusto con cui l’ha animata. E altrettanto grande è il grazie a don Giuseppe Toffanello, direttore spirituale per trent’anni, cioè dagli inizi. Don Giuseppe ha guidato centinaia di giovani in questa “fase di germoglio” da vero maestro dello Spirito e uomo della preghiera. Don Silvano e don Giuseppe saranno ancora insieme nella missione nell’up alla Guizza.

don Mattia Francescon
direttore di Casa Sant’Andrea e Animatore Vocazionale Diocesano

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