Missione in Thailandia. Vent'anni in dialogo con l'Asia profonda

Thailandia. Papa Francesco a Bangkok nel 350° dalla nascita della Chiesa cattolica thailandese. I missionari padovani nell'ambito della missione triveneta raccontano la crescita della fede nella Diocesi di Chiang Mai e il continuo confronto con il buddismo. Mai si era parlato del papa come negli ultimi cinque anni. Un'opportunità di aprirci da prendere al volo

Missione in Thailandia. Vent'anni in dialogo con l'Asia profonda

Trentacinque anni dopo un papa torna in Thailandia e trova un Paese profondamente trasformato rispetto al lontano 1984. Il testimone passa da Giovanni Paolo II a Francesco, ma il pontefice argentino dal 20 al 23 novembre arriva nel Sudest asiatico annunciato da numerose rubriche televisive, articoli e reportage sulla stampa e approfondimenti radiofonici: «Mai in Thailandia si era parlato così tanto del massimo rappresentante della Chiesa cattolica come negli ultimi cinque anni», conferma don Bruno Rossi, missionario fidei donum padovano in servizio nella diocesi di Chiang Mai dal 1999, nell’ambito della missione triveneta, l’unica italiana in terra thailandese. «Il papa è diventato un punto di riferimento anche qui, è percepita come una figura morlae portatrice di pace e armonia – continua don Bruno – Francesco ha anche rilanciato temi sensibili per la cultura buddista, come il rispetto della natura». «Mi auguro davvero che questa visita porti una ventata di entusiasmo alla Chiesa thailandese – aggiunge don Raffaele Sandonà, altro padovano in missione, da dieci anni alla guida con don Rossi della parrocchia di Chae Hom, nella provincia di Lamphang – Siamo consapevoli che rendere proficua questa visita è anche compito nostro: abbiamo a disposizione la possibilità di aprirci maggiormente alla società e di essere accettati grazie alla curiosità che il papa ha suscitato. D’altro canto, è importante che anche in Italia e nel mondo si conosca questa Chiesa, così piccola con 380 mila battezzati, ma allo stesso tempo così genuina e vera».

Non è un caso che papa Francesco arrivi in Thailandia proprio nel 2019, prima di volare in Giappone. La Chiesa dell’antico Siam celebra infatti proprio in questi mesi il 350° anniversario dalla propria nascita, che si deve all’opera dei gesuiti. «I thai hanno celebrato con grande impegno questo anniversario – commenta don Attilio De Battisti, anche lui padovano attivo nell’altro polmone della missione triveneta: la parrocchia di San Francesco nella città di Lamphun, unico centro industriale a Nord del Paese, a capo di una provincia di 400 mila abitanti – Hanno puntato molto sul recupero della storia e sull’apporto che i cattolici hanno dato allo sviluppo della Nazione. Così anche la visita del papa è stata preparata in ogni dettaglio, come tipico della cultura thailandese».

Da Chiang Mai in questi giorni sono 1.500 i cattolici scesi a Bangkok per incontrare Francesco e nel contempo celebrare i 60 anni della loro Diocesi, fondata come altre sette all’indomani del Concilio, dopo le due storiche di Tarè e Bangkok, per l’appunto, mentre Chiang Rai è nata ufficialmente solo lo scorso anno.

In 30 sono partiti anche da Chae Hom. «È un momento speciale per noi – sottolinea don Raffaele Sandonà – il 27 ottobre abbiamo avuto in parrocchia il vescovo Francis Xavier che ha cresimato 72 nuovi cristiani, come accade ogni tre anni. Tra loro anche Wassana, una giovane universitaria che ha sentito la chiamata del Signore pur provenendo da un villaggio in cui non ci sono cristiani. Dopo un lungo cammino, che ha coinvolto anche i genitori, non senza preoccupazioni, oggi è l’unica battezzata di Chok Fa: sono i miracoli che ancora oggi vediamo accadere».

Chae Hom, passata vent’anni fa dal Pime alle Diocesi trivenete, conta quattro centri in cui sono accolti 120 studenti e una quarantina di villaggi con etnie, culture e linguaggi diversi, dove i missionari arrivano ogni mese, per il primo annuncio a chi proviene dall’animismo e la promozione umana. Da una decina di anni, a sostenere economicamente la zona è nato Caffè Bruno, il mono origine premiato nel 2014 con la medaglia d’oro all’Internatonal coffee tasting che si è svolto a Brescia. «Il caffè dà lavoro a sette persone più una cinquantina di stagionali, ma i benefici si estendono ai produttori da cui acquistiamo ogni anno 15-20 tonnellate di bacche – riprende don Bruno Rossi, l’ideatore dell’iniziativa Stiamo provando ad allargare il mercato, in molti ci chiedono di produrre per il loro marchio, ma noi crediamo nel messaggio che sta dietro al brand: un prodotto di valore, coltivato nel rispetto dell’ecosistema. Dopo di noi sono nate altre piccole torrefazioni. La consapevolezza cresce».

Da un mese nella vicina Chae Son è partita anche la tostatura del tè e il prossimo anno arriverà il cacao. Alla base di tutto l’impresa sociale Laudato Si’, che si occupa anche di formare la popolazione a un’agricoltura sostenibile: «È raro trovare i tre “coloniali” nella stessa area. Mi auguro che questo elemento possa aprirci alla collaborazione con centri come l’Agripolis di Legnaro e ai missionari laici competenti».

A Lamphun invece convivono l’anima birmana e quella thai della parrocchia. I lavoratori vanno e vengono: «La nostra presenza qui si concentra sul dialogo con il buddismo – conclude don Attilio - vogliamo camminare con queste persone, che tra l’altro ci accolgono con grande gioia e ci apprezzano e in qualche maniera sono contenti di averci come vicini».

Summer school

Facoltà teologica e Regione ecclesiastica del Triveneto propongono la summer school in Thailandia su "Dialogo interreligioso e inculturazione della fede". L'inedita iniziativa, dal 6 al 20 luglio, è aperta agli studenti in materie teologiche, ex studenti della Fttr e agli insegnanti di religione del Triveneto e ha l'obiettivo di riflettere sulla missione come paradigma teologico e generare relazioni internazionali con altre realtà accademiche e culturali. Ci saranno corsi, ma anche visite a città e centri culturali, villaggi e incontri con persone locali. Le preiscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre sul sito www.fttr.it

Il 32° viaggio apostolico tra Thailandia e Giappone

Nei sette giorni di viaggio (19-26 novembre) papa Francesco si augura di dare nuovo impulso al dialogo interreligioso in Thailandia e intende ribadire con forza dal Giappone l'immoralità delle armi nucleari. Tra gli incontri più attesi, quello con il Patriarca supremo del buddismo thailandese e quello con re Rama X. Quindi la visita ai disabili e la messa con i giovani.

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