Monteortone e Monterosso. In festa per l’Assunta e san Bartolomeo: la pandemia non ferma le tradizioni

Non sarà l’emergenza sanitaria, per quanto importante, a fermare l’entusiasmo e il desiderio di ritrovarsi per celebrare le tradizioni.

Monteortone e Monterosso. In festa per l’Assunta e san Bartolomeo: la pandemia non ferma le tradizioni

Così, le comunità di Monteortone e Monterosso si accingono a festeggiare le proprie feste patronali, nel rispetto rigoroso delle restrizioni anti-Covid, con un programma denso di appuntamenti.

La festa patronale di Santa Maria Assunta, a Monteortone, inizia la sera del 14 agosto con la recita del rosario alle 17.30 e la tradizionale messa della vigilia alle 18. Il 15 agosto saranno celebrate le messe alle 7.30, 8.45 e 11.15; quest’ultima sarà animata dalla corale di Monteortone “Gino Spadati”. Nel pomeriggio, dopo il rosario meditato delle 17.20, alle 18 il vescovo mons. Giovanni Scanavino presiederà la messa all’aperto animata dalla Filarmonica aponense.

Alle 19, la statua della Madonna “benedirà” i presenti.

«La necessità di celebrare la messa delle 18 all’aperto ci è imposta dal notevole afflusso di fedeli che ogni anno giungono a Monteortone, anche da fuori paese, per festeggiare l’Assunta – sottolinea il parroco dell’unità pastorale don Danilo Zanella – È un momento importante, che mostra la devozione a Maria, esempio e speranza per il mondo in cammino».

Il 24 agosto, Monterosso celebrerà il suo patrono, san Bartolomeo, con una messa solenne alle 19 animata dalla corale parrocchiale e la tradizionale benedizione dei fichi. «L’apostolo Bartolomeo è stato chiamato da Gesù mentre si trovava sotto un fico, indicato come l’albero preferito da coloro che leggevano la Bibbia – spiega don Zanella – L’auspicio è che tutti possano fare come Bartolomeo e accostarsi alla lettura della Bibbia per trarne insegnamento e ispirazione».

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