Natale, tempo di solidarietà. Dalle famiglie a pranzo alle Cucine economiche popolari al biglietto “sospeso” per i senza dimora

Due occasioni, collegate tra loro, per passare un Natale all'insegna dell'ospitalità e dell'accoglienza: le Cucine Economiche Popolari si vestono a festa per accogliere i loro ospiti abituali e le famiglie che sceglieranno di condividere con loro questo giorno speciale. L'appuntamento per Santo Stefano è nella parrocchia di San Pio X con il Natale Melli.

Natale, tempo di solidarietà. Dalle famiglie a pranzo alle Cucine economiche popolari al biglietto “sospeso” per i senza dimora

Forse non è vero che il Natale ci rende più buoni. Forse offre semplicemente più occasioni. Perché a Natale nessuno deve restare solo e a Padova sono in molti a darsi da fare perché questo non accada. È quella parte della città che crede nell’accoglienza, nell’ospitalità e nella speranza. Oltre al più noto pranzo organizzato come ogni anno dalla Comunità di Sant’Egidio nella chiesa dell’Immacolata, ci sono altre comunità che si preparano ad accogliere anziani soli, persone senza fissa dimora, immigrati, vecchi e nuovi poveri o persone che desiderano soltanto condividere con questa umanità il giorno della nascita di Gesù.

È questo uno degli aspetti che suor Albina Zandonà ama sottolineare del pranzo di Natale alle Cucine economiche popolari, che offrono pasti caldi tutti i giorni, escluse le domeniche, ma che per il 25 dicembre hanno preparato qualcosa di speciale. «Quest’anno avremo delle famiglie che hanno scelto di venire a fare il pranzo di Natale alle Cucine, per far vedere ai figli quello che viene fatto e introdurli a questa realtà. Ci sono persone che saranno con noi non per fare del volontariato, ma per condividere, che è la cosa più difficile».

Per il resto, la preparazione del pranzo sarà diversa da quella degli altri giorni e anche l’ambiente sarà natalizio, con la sala adeguatamente allestita. Le Cucine hanno diffuso un volantino con lo slogan: “Le cucine si vestono a festa”, per invitare le persone a contribuire agli addobbi, che si faranno venerdì 20 dicembre. «Anche se la stragrande maggioranza delle persone che vengono da noi sono musulmane – sottolinea suor Albina – per Natale ci fanno gli auguri ed è bello anche questo aspetto della condivisione tra religioni diverse».
Contribuirà, come ogni anno, al Natale alle Cucine economiche popolari il comitato Melli, nato per proseguire la tradizione inaugurata nel 1905 da Alfredo Melli, giornalista de Il Veneto, per aiutare le famiglie in difficoltà. Oggi il comitato che prende il suo nome organizza anche, con il sostegno del Comune, il pranzo del 26 dicembre, festa di santo Stefano, nella parrocchia di San Pio X, in via Grassi, dove ogni anno si ritrovano una media di 250 persone. Anche qui le porte saranno aperte a tutti coloro che hanno bisogno di un pasto caldo o di un po’ di compagnia. Il comitato distribuisce anche pacchi alimentari che quest’anno, grazie a contributi per un ammontare complessivo di 3.500 euro da parte di diversi privati cittadini, raggiungeranno 80 persone con buoni pasto da 50 euro e cento famiglie con buoni da 70.

Da quest’anno c’è poi un'ulteriore piacevole novità. Si tratta del biglietto “sospeso” al teatro Verdi che permetterà a dieci senza fissa dimora ospiti dell’asilo notturno al Torresino di assistere gratuitamente a uno spettacolo. A conferma che, come ha detto papa Francesco, «Natale è tempo per trasformare la forza della paura in forza della carità, in forza per una nuova immaginazione della carità».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Parole chiave: Natale-Melli (1), Cucine-economiche-popolari (4)