Noi Padova. Centrale è il contributo dei giovani

Ricostruire È questa la parola chiave, che è soprattutto un desiderio, emersa dall’incontro tra alcuni membri del cda di Noi Padova e i circoli del vicariato di Este. I circoli hanno voglia di mettersi in gioco per superare il periodo difficile della pandemia. Numerose le occasioni per ritrovarsi e ricostruire le relazioni

Noi Padova. Centrale è il contributo dei giovani

«Quando ci si mette in gioco come volontari, si riceve molto più di quanto non si doni». Con questa riflessione, Diana Sigolo, del circolo Noi di Prà d’Este, invita soprattutto i giovani a donare un po’ del proprio tempo alla comunità. Non c’è, purtroppo, soltanto la difficoltà di trovare volontari giovani che abbiano il desiderio di mettersi in gioco. Due anni di pandemia hanno disgregato molti legami che si erano costruiti nel servizio alla comunità, e adesso è tempo di ricostruire. È quanto è emerso lo scorso 11 maggio nel corso dell’incontro dei circoli Noi dell’Estense con i membri del consiglio di amministrazione di Noi Padova. Si è vissuto un momento di confronto sulle idee, sulle aspettative e sulla situazione attuale delle parrocchie del vicariato. Nonostante la maggior parte delle comunità sia riuscita, in questo periodo, a trovare spazi di incontro e aggregazione, è necessario lavorare affinché le persone superino il timore di incontrarsi che in questi anni si è insinuato nei rapporti interpersonali e reinventare il modo di sentirsi di nuovo comunità viva e operante. Alcune parrocchie hanno realizzato attività “leggere”, come corsi di cucito e di musica, pensate affinché le persone potessero trascorrere qualche ora piacevole e spensierata, lontane dall’ansia di una pandemia lunga e imprevedibile.

Già nel 2021 il circolo Noi di Ponso aveva ripreso le attività, seppur nel rispetto delle restrizioni sanitarie, dal grest alle serate di cabaret all’aperto, al momento di ringraziamento di fine anno per i volontari che avevano lavorato per la realizzazione di tutte queste iniziative e integrando i volontari che negli anni addietro avevano dato il proprio contributo per il buon funzionamento del circolo. «La nostra speranza per l’anno in corso è di poter tornare a organizzare eventi con maggior facilità, come abbiamo fatto fino al 2019» spiega Simone Bellamio del circolo Noi di Ponso. Il grest inizia questa settimana e si svolge fino al 17 luglio; da venerdì 29 luglio a martedì 2 agosto collaboreremo alla sagra parrocchiale il cui stand gastronomico è a cura della pro loco di Ponso. In questo modo, le persone potranno tornare a incontrarsi in allegria, magari davanti a un’invitante grigliata, proprio come una volta. Infine, il 26 e 27 agosto, sono in programma i “Giochi delle contrade”, due serate di giochi all’aperto tra compaesani che hanno sempre incontrato il favore del pubblico». Tuttavia, la situazione non è univoca in tutte le parrocchie del territorio. Carceri, per esempio, ha subito in maniera più lieve la disgregazione dei rapporti tra le persone. Ci sono ragioni legate alle attrazioni culturali presenti nel territorio che possono fare la differenza tra l’isolamento e la partecipazione delle persone. Nel caso di Carceri, la preziosa abbazia attrae da sempre centinaia di visitatori. Inoltre, il suo aspetto monumentale e accogliente allo stesso tempo, la rende la sede ideale per eventi culturali religiosi e non, che spesso vedono la proficua collaborazione tra parrocchia, circolo e Comune. «Lo scorso 10 giugno l’abbazia ha ospitato “La lunga notte delle chiese”, un cammino sui passi dei monaci con la visita dei luoghi simbolo del complesso, la foresteria, la chiesa, l’orto e la biblioteca – racconta Barbara Gradin del circolo Noi di Carceri – Un evento che ha visto la partecipazione di molte persone, giunte anche da fuori paese. Il 19 giugno abbiamo festeggiato invece l’anniversario dell’apertura del Centro di spiritualità scout». Le iniziative estive proseguiranno con il torneo di pallavolo per famiglie, che si svolgerà il 12, 14 e 16 luglio; e il grest dal 18 al 22 e dal 25 al 29 luglio. Da parte di Riccardo Berengan, del direttivo di Noi Padova, giunge anche l’osservazione di come la complessa burocrazia che è stata imposta in questi ultimi anni alle associazioni che operano nel terzo settore, oltre alla fatica di realizzare delle attività in un regime di regole sanitarie che si è fatto più complesso, implichino uno sforzo maggiore per l’attuazione di tante iniziative. «Tuttavia – precisa Berengan – se da un lato tutto ciò ha causato una vera e propria fuga da parte di tanti vecchi volontari, dall’altro ha permesso a coloro che sono rimasti di comprendere come i propri sforzi siano sempre ripagati da una comunità partecipe e desiderosa di ricreare relazioni autentiche».

La difficoltà legata alla pesante burocrazia, che a volte può scoraggiare chi opera nel terzo settore, è stata sottolineata anche da Diana Sigolo, ma è stata espressa dalla maggior parte dei circoli. Tuttavia, si tratta di un “male” necessario al quale nessun volontario intende sottrarsi, ma che, proprio per la sua importanza, oltre che per la sua complessità, richiede spesso l’assistenza di persone più esperte in questo settore. «In questo mare di adempimenti burocratici, apprezziamo l’attenzione e la disponibilità della segreteria, che ci ha accompagnato in questa difficile transizione» osserva Sigolo, che, come tutti gli altri soci, non intende farsi scoraggiare. Anzi, la comunità di Prà di Este offre numerose possibilità di incontro e di svago: una sala della musica, un ampio campo sportivo, un parco giochi e il bar del centro parrocchiale. Attualmente è in corso il grest, che si concluderà a fine luglio. Tuttavia, l’invito, rivolto in particolare ai giovani, è quello di aderire con fiducia alle proposte del circolo Noi, ma non solo, da quelle religiose a quelle sportive. Troveranno un ambiente sano e la gioia della condivisione assicurati per tutti.

Formazione

Si è appena conclusa una stagione formativa importante per i volontari a contatto con le sostanze alimentari: ben 3.200 persone hanno conseguito l’attestato Haccp per poter operare in sicurezza nei contesti comunitari (bar del circolo Noi o feste patronali). A settembre si ricomincerà sulla base delle specifiche richieste. Tramite newsletter, è stato inviato un modulo online per indicare quali siano le proprie necessità in merito alle realtà bar, cucina e turnisti dei vari ambienti. È importante rispondere al sondaggio per permettere alla segreteria un’organizzazione puntuale per il bene di tutti.

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