Nuova composizione per il Consiglio pastorale diocesano. Scelto il nuovo vicepresidente

Nuovo presidente del consiglio pastorale diocesano. È Francesco Ballan 64 anni, di Santa Giustina in Colle. Ha cominciato a muovere i primi passi in consiglio pastorale diocesano dieci anni fa. Succede a Stefano Bertin.

Nuova composizione per il Consiglio pastorale diocesano. Scelto il nuovo vicepresidente

Il consiglio pastorale diocesano ha un nuovo vice-presidente: è Francesco Ballan. Il suo nome è stato annunciato sabato scorso dal vescovo Claudio. Mentre a settembre c’è stato il passaggio di consegne tra nuovi e vecchi membri, questa volta il cpd era nella sua formazione rinnovata per il quinquennio appena iniziato, a partire dai 32 delegati vicariali. «Molti dei quali – spiega don Leopoldo Voltan, vicario per la pastorale – sono al loro primo mandato. Questo gruppo rispecchia il forte ricambio, circa dell’80 per cento, che c’è stato negli organismi di comunione a livello parrocchiale».

I delegati vicariali, e gli altri membri del consiglio pastorale diocesano, hanno “abbracciato” il nuovo vice-presidente. Che è nuovo in questo ruolo, ma ha una lunga esperienza nell’organismo di comunione: «Ho cominciato dieci anni fa – racconta Francesco Ballan, 64 anni, di Santa Giustina in Colle – Ero vice del consiglio pastorale della mia parrocchia e delegato vicariale di San Giorgio delle Pertiche. Per me che venivo da un’esperienza amministrativa, un anno come assessore e due mandati come sindaco del mio paese, cominciare il percorso in Cpd nell’anno in cui al centro c’era il tema del “bene comune”… è stato un dono inatteso, gradito ed entusiasmante».

Francesco non se l’aspettava proprio questa nomina. «Negli statuti degli organismi di comunione è previsto il limite dei due mandati e quindi ritenevo l’esperienza conclusa. Ero e sono grato per la straordinaria ricchezza di doni ricevuti e mi stavo mentalmente predisponendo a un dopo. Inoltre sto vivendo una stagione lavorativa di grande impegno, anche se si avvicina la pensione, e un po’ di quiete negli impegni extra non avrebbe fatto male. Invece l’invito è arrivato attraverso il volto amico di don Leopoldo, che si è fatto portavoce del vescovo, che ringrazio per la fiducia immeritata».

Ripensando al suo cammino, riconosce che non ha mai detto no agli inviti ricevuti. «Ho sperimentato che se uno si spende con generosità, riceve sì un peso da portare, ma anche la forza per portarlo. Per questo invito ho esitato, e non poco. Conosco i miei limiti... Ricoprire il ruolo che è stato di Francesca Schiano, Armando Gennaro e Stefano Bertin non sarà facile per me, ma confido nell’aiuto di chi già conosco e mi è vicino e dei nuovi compagni di viaggio».
Nella nomina di Francesco Ballan «c’è il bisogno di continuità – sottolinea don Leopoldo – In Diocesi sono sono avviate riflessioni importanti, penso in particolare a quella sulla parrocchia e sulla ministerialità, e c’era bisogno di una persona che avesse le “basi” di tutto questo. Francesco, poi, ha due capacità significative per questo tempo: di ascolto e di mediazione. Ringrazio lui per aver accettato la nostra proposta, e ringrazio Stefano Bertin che ha guidato il Cpd per due mandati. Con la sua “intelligenza pastorale” è stato prezioso in questi anni di cambiamenti».

A Francesco, che sabato scorso ha cominciato il suo terzo mandato... "contro" ogni regola", chiediamo un augurio per sé. «Di essere un utile strumento per il buon funzionamento del consiglio pastorale diocesano e della presidenza. Mi auguro, inoltre, di saper ascoltare con attenzione quanto emerge dalla vita delle nostre comunità».

E al nuovo Cpd cosa auguri? «Che possa essere davvero un luogo di relazione prima di tutto tra le persone che ne fanno parte, tra le comunità che rappresentano, tra il territorio e gli uffici, e tra le varie componenti della vita diocesana. Che tutti possano vivere fino il fondo la diocesanità, sperimentando l’essere Chiesa in cammino attorno al vescovo. Che si possa davvero, attraverso il discernimento, essere consiglio per il bene della nostra Chiesa di Padova».

La presidenza

Sabato scorso si è composta la presidenza del consiglio pastorale diocesano. Tra i delegati vicariali sono stati eletti Massimo Durello (del Piovese), Giovanni Ponchio (di Abano), Tania Ruzzon (del Conselvano). Uno il membro di nomina vescovile: Francesco Ballan (che è vice-presidente). Sono membri di diritto il vicario generale, il vicario per la pastorale, il presidente della Consulta delle aggregazioni laicali, Egidio Franco, e il presidente diocesano di Azione Cattolica, Francesco Simoni. Rappresenta la religiose suor Ermanna Ballotta, mentre don Fabio Moscato è espressione delle realtà teologiche presenti in Diocesi. Segretaria della presidenza è Maristella Roveroni. Prossimamente verranno designati: il rappresentante degli uffici e delle realtà diocesane, il rappresentante dei religiosi e il rappresentante del consiglio presbiterale.

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