Salì sul monte. Condividendo il passo, gustandosi la natura e le relazioni

Seconda edizione di un format che può essere replicato anche in parrocchia

Salì sul monte. Condividendo il passo, gustandosi la natura e le relazioni

Prima metà raggiunta! Anzi, primo cammino compiuto. Sì, perché il senso ultimo di “Salì sul monte” – proposta dell’ufficio diocesano di Pastorale dei giovani – è condividere una camminata in montagna, dandosi il tempo per gustare la natura, le relazioni e... l’incontro con il Signore. Giunta alla seconda edizione, “Salì sul monte” ha portato il primo gruppo di giovani camminatori – il 25 giugno scorso – sull’altopiano di Mondeval e al lago delle Baste, partendo da passo Giau e seguendo il sentiero 436 dell’Alta via n. 1. «L’anno scorso – racconta Giorgio Pusceddu della Pastorale dei giovani – abbiamo lanciato questa proposta outdoor per favorire l’incontro tra le persone nonostante le prescrizioni Covid. Sono state programmate 14 uscite, anche se non tutte sono state realizzate, e hanno risposto 70 tra giovani e accompagnatori. Questi ultimi sono stati, oltre a noi dell’ufficio diocesano, i promotori delle diverse escursioni. Lo stesso avviene quest’anno. Quest’anno le date finora programmate sono organizzate da una coppia, da un giovane appassionato, dalla Discepole del Vangelo e dal nostro ufficio». Queste le prossime proposte: sabato 9 luglio, da passo Cibiana al monte Rite (4 ore di cammino); martedì 19, monte Cengio (2,5 di cammino; l’escursione è caratterizzata da una proposta intergrativa di riflessione a partire dal non sense della guerra e non solo); sabato 30 e domenica 31, Pralongia (2,5 ore di cammino); sabato 20 e domenica 21 agosto, Nuvolao (4,5 ore di cammino); martedì 30 agosto, Pian dei Buoi (2 ore di cammino; proposta intergrativa per riflettere sulle grandi domande della vita: quali farsi e quali no, quando, come e con chi). Quello di “Salì sul monte” è un format semplice «che può essere replicato da chiunque. L’importante è curare alcuni elementi per fa sì che l’esperienza sia significativa: il cammino, che è l’ingrediente chiave, ma anche e soprattutto le relazioni, la condivisione tra i partecipanti e la possibilità di dedicare tempo alla preghiera e al silenzio» Per informazioni sulle uscite in programma:giovanipadova.it

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