Sambruson. Un’estate eco a misura di ragazzi, tra giochi, riflessioni, preghiera

Positiva l’esperienza del grest su Laudato si' e Cantico delle creature

Sambruson. Un’estate eco a misura di ragazzi, tra giochi, riflessioni, preghiera

A Sambruson, quest’anno, si è dato vita a “Estate eco… sì, distanti ma vicini”. Filo conduttore di questa avventura: l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco e il Cantico delle creature di san Francesco.

Ogni mattina il grest si è aperto con la preghiera e una scenetta ispirata alla canzone Tito e Tato dello Zecchino d’Oro. Poi si ballava sulle note di Amica Terra, la colonna sonora della nostra estate 2020 e si continuava con giochi, merenda, riflessioni, varie attività e poi tanti balli; al pomeriggio c’erano i laboratori creativi.

Non è mai stato semplice: dopo mesi e mesi di quarantena avevamo tutti bisogno di riscoprirci comunità e rinsaldare legami che piano piano stavamo dimenticando.
Ogni giorno c’era un tema diverso: lo stupore di fronte alla natura, il dono dell’acqua, la bellezza della natura e degli animali, la natura ci chiede uno stile di vita, affondo sugli alberi e infine ecologia spirituale.

Sono state due settimane intense, piene di avventure, piene di scoperte, piene di vita. Al mercoledì siamo andati all’oasi Wwf di Valle Averto: quante scoperte, quanto stupore fronte alla natura! Quanta fatica… tra biciclettate, camminate, giochi e tanto correre! Il gruppo delle medie ha scoperto molte cose sul riciclo, sulla raccolta differenziata.

L’“Estate eco… sì” non è stata solo occasione di incontro, di approfondimento di amicizie, di giochi e divertimento, ma anche di scoperta, di riflessione, di lavoro su noi stessi, di spunti per renderci persone migliori, per noi stessi, per il pianeta, per gli altri. L’ultimo giorno, il sabato, è stato dedicato all’ecologia spirituale col sacramento della riconciliazione al mattino e la messa al pomeriggio, nella quale abbiamo ringraziato il Signore assieme a tutta la comunità.

Un ringraziamento speciale va a don Luciano Baccarin. Si è inserito nella nostra comunità solamente a ottobre 2019, ma abbiamo subito trovato in lui grande accoglienza, disponibilità, voglia di mettersi in gioco e di incitare noi giovani, anche nelle situazioni difficili come lo è stata la quarantena e la decisione di realizzare questo progetto.

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