San Pio X. Fabio Sanguin è stato ammesso tra i candidati al diaconato permanente: «Non voglio essere un cristiano tiepido»

Una grande festa: questo è stato il rito di ammissione tra i candidati al diaconato permanente per Fabio Sanguin. A presiedere il rito, che si è tenuto giovedì 11 maggio nella parrocchia di San Pio X a Padova, il vescovo Claudio. 

San Pio X. Fabio Sanguin è stato ammesso tra i candidati al diaconato permanente: «Non voglio essere un cristiano tiepido»

«Tanta gioia e l’atmosfera di una grande festa – racconta il candidato al diaconato – Con me, oltre alla mia famiglia, anche gli amici, i sacerdoti e i fratelli diaconi. È stata una grande emozione aver vissuto questa prima tappa di un cammino che in realtà è già iniziato da un po’ di tempo». Sposato, con due figli di 25 e 22 anni, Fabio Sanguin è impiegato all’Ulss e si dedica praticamente da sempre al volontariato. «Sono originario di Monselice – racconta – lì sono stato responsabile della sezione locale della Croce Rossa; da adolescente invece ho fatto volontariato con le persone disabili, le portavamo al mare in estate per dare un po’ di sollievo alle famiglie e poi ho fatto parte del Dipartimento emergenza con il quale siamo stati ad Amatrice». Oltre al lavoro, sta conseguendo la laurea magistrale in Scienze religiose e presta servizio nelle comunità di Terranegra, San Gregorio Magno e Spirito Santo a Padova, aiutando nella liturgia, nel distribuire la comunione e in altri servizi. «Gli anni di volontariato – conclude Sanguin – mi hanno fatto maturare questa “vocazione”, anche se non so se posso definirla così! È un percorso che mi ha portato a dedicarmi al Vangelo. Sentivo di non voler essere più un cristiano tiepido, ma volevo prendere una strada precisa».

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