Sant'Agostino apre il suo anno giubilare: nel 2020 farà 50 anni

Ricorrono in agosto 2020 i cinquant'anni dalla nascita della parrocchia di Sant'Agostino in Albignasego. Un anniversario importante per la comunità che inizierà i festeggiamenti già domenica 8 dicembre con un concerto in chiesa, e vivrà poi un intero anno giubilare ricco di appuntamenti. Un periodo prezioso durante il quale guardare al passato con riconoscenza e, allo stesso tempo, riscoprire un volto nuovo di comunità. Fissando i punti cardine per rivitalizzare il centro parrocchiale e coinvolgere sempre più le nuove generazioni. 

Sant'Agostino apre il suo anno giubilare: nel 2020 farà 50 anni

Era il 28 agosto 1970 quando il vescovo Girolamo Bortignon firmava il decreto di istituzione canonica della parrocchia di Sant'Agostino, in Albignasego. Una comunità che allora contava poco più di mille abitanti e che oggi, dopo quasi cinquant'anni, ne ha più di 6 mila. Il parroco, don Stefano Margola, insieme al consiglio pastorale ha pensato di dedicare a questo importante anniversario che cadrà nell'estate del 2020, un intero anno di appuntamenti e iniziative che prendono avvio domenica 8 dicembre con un concerto in chiesa. «Riscoprire il nostro volto di comunità: questo è il primo obiettivo del nostro anno giubilare – racconta don Stefano – non semplicemente una serie di appuntamenti celebrativi, piuttosto un “immergersi” nella realtà quotidiana della nostra comunità cristiana, un gustare la profondità di una storia per cogliere il passaggio di Dio».

Un territorio, quello di Sant'Agostino, che in precedenza faceva capo alle parrocchie del Bassanello, dei Santi Angeli Custodi e di Mandriola. La comunità qui è cresciuta intorno alla figura del parroco, don Riccardo Poletto, arrivato nel 1969. «Da allora è cambiato tutto – ricorda la signora Teresa Bassan – Questo territorio cinquant'anni fa era circondato da campagne, c’erano prevalentemente orti e la gente era umile, soprattutto contadini e operai. Nonostante questo, con l’arrivo di don Riccardo Poletto, gli abitanti si sono mobilitati per far crescere la comunità e per raccogliere i fondi, porta a porta, per costruire la nuova chiesa parrocchiale». La chiesa fu realizzata dopo alcuni anni di celebrazioni in un prefabbricato, e una suggestiva immagine conserva la memoria della visita ai cantieri del vescovo Bortignon nel 1977.

Gli appuntamenti già in programma per la ricorrenza, vanno dai concerti di musica sacra ai centri di ascolto nelle famiglie durante l’Avvento, dai campi invernali per educatori giovani e giovanissimi all'incontro tra operatori pastorali dei gruppi.

Questi ultimi saranno impegnati a riflettere soprattutto sul bisogno di “rinascere”, sul significato del Battesimo, come suggerito anche dal vescovo Claudio per quest’anno pastorale. «C’è anche un secondo obiettivo – riprende don Stefano – che guarda al futuro: quali punti fermi valorizzare per il domani? Quali nuove “rinascite” ci suggerisce la fantasia dello Spirito Santo? Sarà questa la sfida che ci porterà nell'autunno 2020, verso la conclusione di quest’anno straordinario, a fare sintesi, a leggere in profondità per capire quali nuovi passi intraprendere».

«L’anniversario è per noi anche un momento di rilancio, di rivitalizzazione della parrocchia – aggiunge Valentina Vettore, vicepresidente del consiglio pastorale – in particolare per quanto riguarda i giovani. Abbiamo raccolto alcune idee dalla comunità su ciò che le persone vorrebbero trovare nel centro parrocchiale e stiamo vedendo ora di portare avanti un piano di riqualificazione del patronato».

Le celebrazioni per l’anniversario della nascita della parrocchia contemplano anche un incontro con il teologo Robert Cheaib che si terrà in aprile. Nello stesso mese è previsto un pellegrinaggio alla tomba di sant'Agostino, a Pavia. A fine agosto sarà la volta della Festa di sant'Agostino con processione e sagra parrocchiale, fino ad arrivare a novembre alla “settimana agostiniana”, in cui si farà una sintesi del cammino intrapreso durante l’anno giubilare. «Mi piace pensare a questo 2020 come un nuovo anno zero – conclude don Stefano Margola – in cui non si cancella il passato ma piuttosto, dopo averne fatto tesoro, si riparte per il nostro pellegrinaggio nella storia accompagnati da un Dio che sempre immette linfa nuova nella sua Chiesa».

Don Riccardo Poletto, fondatore e primo parroco

Un piccolo opuscolo che uscirà in primavera 2020, ricorderà don Riccardo Poletto, fondatore e primo parroco. Insieme agli abitanti è stato artefice della crescita spirituale della comunità.

1978, ecco la nuova chiesa parrocchiale

Nell'agosto 1970 viene istituita la parrocchia, l’inaugurazione ufficiale della chiesa risale invece al 1978.

La popolazione moltiplicata per sei

Il territorio era attorniato da campi e ci vivevano circa mille abitanti. Oggi se ne contano oltre 6 mila.

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