Sant’Agostino di Albignasego. Il patronato è relazioni

Parte tra poche settimane un progetto di "ristrutturazione" del patronato. A Sant'Agostino di Albignasego si studia, con l'aiuto di Oragiovane, come far sì che il centro parrocchiale sia realmente un luogo di crescita per tutti

Sant’Agostino di Albignasego. Il patronato è relazioni

Per vivere relazioni, per esprimere se stessi, per trovare nuovi spazi di crescita: la parrocchia di Sant’Agostino di Albignasego propone un progetto con questi obiettivi, che partirà nelle prossime settimane e coinvolgerà la onlus Oragiovane. «Lo scopo – spiega il parroco, don Stefano Margola – è rivalutare il centro parrocchiale affinché sia sempre più luogo dove costruire e coltivare relazioni, e non soltanto uno spazio dove vengono offerti dei servizi alla comunità, per quanto preziosi. In questo modo, il patronato potrà svolgere pienamente la propria funzione pastorale».

Nel progetto è specificata la mission di Oragiovane: «Liberare le potenzialità delle persone per renderle protagoniste attive dello sviluppo delle proprie comunità, nell’attenzione ai bisogni reali degli individui e nel rispetto e accoglienza dell’altro». Si tratta, in sintesi, di accompagnare i giovani nella propria crescita, rendendoli capaci di assumersi responsabilità all’interno della propria comunità di appartenenza. A loro volta, anche gli animatori sono giovani che si mettono a disposizione degli altri. Ne deriva un’occasione di crescita per tutti, in armonia con il contesto prescelto.

L’esperienza maturata negli anni nel territorio nazionale da Oragiovane, nata all'ombra del campanile della parrocchia padovana di San Giovanni Bosco, ha permesso di individuare e affermare una modalità di lavoro efficace. Il modello al quale si ispira Oragiovane è quello dell’animazione culturale. Si tratta di un metodo di lavoro che inizia dall’analisi del contesto di riferimento e individua obiettivi di crescita specifici.

In questo senso, il patronato è un contesto privilegiato per formare le persone e per tessere relazioni, perché espressione di un impegno educativo che coinvolge tutta la comunità. Inoltre, l’impegno della parrocchia mira a una sintesi efficace tra fede e vita che è espressione di valori imprescindibili. Negli spazi parrocchiali, inoltre, è possibile trovare diverse forme di aggregazione: sport, musica, teatro, gioco, studio.

Nel caso specifico di Sant’Agostino, il percorso prevede innanzitutto una trentina di ore da dedicare alla conoscenza del territorio attraverso l’incontro con le associazioni e le loro figure di riferimento, come i gruppi scout, di catechismo e l’Azione cattolica; l’individuazione poi di bisogni e delle risorse eventualmente disponibili sul territorio.

In un secondo momento si realizzerà concretamente il progetto, “abitando” maggiormente gli spazi del centro parrocchiale in linea con gli obiettivi precedentemente individuati. Si potranno creare aree studio o nuovi spazi da dedicare allo sport o all’aggregazione delle famiglie, o altro a seconda dei bisogni che emergeranno. Infine, saranno pianificati incontri periodici per verificare l’efficacia del progetto e discuterne un’eventuale riprogrammazione. (C. G.)

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