Santa Maria di Non. L’allenamento alla carità si può iniziare già da piccoli. Imparando uno stile

I chierichetti sono stati coinvolti dal diacono permanente Dimitri Pastorello nell’iniziativa “Ministranti nella Carita’s”: hanno preparato borse della spesa per le famiglie in difficoltà

Santa Maria di Non. L’allenamento alla carità si può iniziare già da piccoli. Imparando uno stile

Quasi tutti i chierichetti della parrocchia di Santa Maria di Non erano presenti al primo incontro dell’iniziativa “Ministranti nella Carità’s” che si è tenuto a maggio. Borse ben robuste già posizionate... poi pasta, latte a lunga conservazione, farina e tanto altro posto su un grande tavolo e loro – i piccoli e i più cresciuti – con attenzione hanno riempito ogni contenitore. A coordinarli c’era il diacono permanente Dimitri Pastorello «purosangue di Santa Maria di Non» come ama definirsi, essendo nato e vissuto sempre in questa realtà, impegnato nel santuario della Beata Vergine Maria di Tessara e fondatore nel 2012 della Caritas parrocchiale.

Il progetto “Ministranti nella Carità’s” ha preso forma proprio da una sua idea, con l’obiettivo di «sensibilizzare i giovanissimi alla carità verso le persone che si trovano in situazione di difficoltà», coinvolgendo bambini e ragazzi normalmente legati al servizio sull’altare «per far loro toccare con mano ciò che è di sostentamento per tante famiglie». Una domenica al mese, nella sede della Caritas parrocchiale, i giovanissimi e il diacono permanente si incontrano per preparare borse della spesa, che poi Pastorello va a consegnare alle sedici famiglie seguite dalla parrocchia. «Per rispettare la privacy delle famiglie, e la situazione che vivono, preferisco essere io a recarmi da loro e l’incontro diventa per me occasione per approfondire la loro conoscenza e vivere concretamente la pastorale della carità».

Dopo un primo momento più pratico – il confezionamento delle borse – bambini e ragazzi sono stati accompagnati a riflettere su cosa significa aiutare il prossimo, anche tenendo presente che «tra le famiglie aiutate della parrocchia potrebbe esserci, senza saperlo, quella di uno dei loro amici» sottolinea Pastorello.

Anche qualche genitore dei ragazzi coinvolti ha dato la sua disponibilità per sostenere l’iniziativa “Ministranti nella Carità’s”. «Il primo appuntamento è andato benissimo – conclude Pastorello – i presenti si sono dati da fare con gioia e l’hanno trasmessa anche a qualche amico che si era avvicinato al gruppo incuriosito dall’attività. In breve tutti si sono uniti per collaborare ed è stato proprio bello».

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