Sinodo, diario di bordo. Iniziano a delinearsi priorità

Diario di bordo. L’incontro del 12 maggio, il terzo per l’Assemblea sinodale, ha portato a individuare le proposte, ora in mano alla Presidenza, su cui lavorare fino a fine anno. Sempre guardando al futuro

Sinodo, diario di bordo. Iniziano a delinearsi priorità

Intenso l’ultimo “tratto di navigazione” dell’Assemblea sinodale, che ha avuto luogo venerdì 12 maggio in Seminario maggiore, la “casa del Sinodo” (anche se – come ha ricordato don Leopoldo Voltan – il Sinodo è diffuso «grazie alle tante persone che nelle parrocchie, nei monasteri, nelle famiglie... pregano per il suo svolgimento»). Intenso... un po’ perché si è svolto in orario serale; un po’ perché i “sinodali” avevano sulle spalle una settimana di lavoro, studio, impegni familiari, parrocchiali e chissà quant’altro; e un po’ anche perché alcuni (forse tutti) erano preoccupati – ironicamente parlando – del lavorare a stomaco vuoto... ma la cosa non si è verificata. A tutto ciò si è aggiunta l’intensità del lavoro in programma, preannunciato nell’appuntamento del 30 aprile e confermato nella lettera di convocazione. E c’è stato pure da lavorare a casa, per permettere alla “barca sinodale” di proseguire il suo viaggio. Insomma, l’incontro del 12 maggio non si prefigurava una passeggiata. Eppure ho colto un buon clima, già dall’accoglienza nel chiostro del Seminario. Bello ritrovarsi, bello scambiarsi le attese con il membri del proprio gruppo di lavoro. Bello riconoscersi parte di qualcosa di grande. Stanchi, sì, ma rilassati... tanto che la Presidenza del Sinodo ha dovuto “richiamarci”, perché potessero iniziare i lavori. Anche il vescovo Claudio ci ha richiamato – a partire dal brano del Vangelo di Giovanni in cui Gesù dice: «Io sono il buon pastore...» (10,11-18) – a chi guardare per la nostra fede. «Gesù ci ama e dà la vita per noi. È lui che portiamo in dono quando evangelizziamo. Gesù annuncia il Vangelo del Padre, donando la vita. Tutti possiamo stare nella storia con lo stile di Gesù, donando noi stessi nel quotidiano. Chiediamo al Signore di saper evangelizzare con lo stile di Gesù, che dona la vita». Su questo orizzonte i gruppi di lavoro si sono “ri-rimboccati” le maniche. Se nel primo incontro si sono approfonditi i cinque stili generativi trasversali ai 14 temi sinodali; se nel secondo si sono affrontate le proposte, rispetto a ogni stile, e ogni membro dell’Assemblea – invocando lo Spirito Santo – ne ha indicate due che potevano innescare un cambiamento; nel terzo incontro ci è stato chiesto di convergere, ciascun gruppo di lavoro, su tre, motivandole, da presentare alla Presidenza. Non è stato facile, perché come ci siamo ricordati a vicenda nel gruppo, non si tratta di andare a “gusto personale”, ma di individuare cosa può far crescere la Chiesa di Padova. Nel mio gruppo ho respirato grande senso di responsabilità, desiderio di sognare “cose belle” per la nostra Chiesa, voglia davvero di alzare l’asticella... Non la sto facendo facile, anzi. Fatiche ce ne sono, ma – accompagnati dallo Spirito e dai compagni di viaggio – si può costruire il futuro della Chiesa. Che sia già qui?

Il racconto degli incontri dell’Assemblea

Continua il racconto del lavoro dell’Assemblea sinodale. Un “diario di bordo” che trovate sulle pagine della Difesa e sul sito del Sinodo: sarà pubblicato all’indomani di ciascuna delle sette sessioni sinodali – fino all’ultima in programma il 17 dicembre – per condividere con tutta la Diocesi come si sta muovendo la “barca” del Sinodo... accompagnata dal soffio del vento dello Spirito.

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